PIT 2016, un progetto di nuova governance del territorio in Toscana: ecco 'Aquam'

Lunedì 13 marzo, presso il Castello dei Vicari (Lari), si è svolta la conferenza stampa dedicata alla presentazione del progetto “Aquam”, a valere sul bando della Regione Toscana P.I.T. 2016. Presenti il Sindaco di Casciana Terme Lari, Mirko Terreni, la Sindaca di Capannoli, Arianna Cecchini, le aziende, le associazioni e i soggetti privati partecipanti al bando.

Il contesto è il Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020, che prevede nella programmazione vigente l’attivazione di 961.000.000 € destinati ad incentivi economici ed agevolazioni finanziarie. Nello specifico, il bando cui il Comune di Casciana Terme Lari ha partecipato come Capofila, è il bando Multimisura Progetti Integrati Territoriali (P.I.T. 2016), con una provvista finanziaria di € 10.000.000 a fronte di sostegni che riguardano varie misure del P.S.R. e varie tipologie di investimenti, quali interventi per la prevenzione del dissesto idrogeologico, il miglioramento della gestione delle risorse idriche ai fini ambientali e produttivi, la tutela e la valorizzazione della biodiversità, il recupero di aree degradate per danni da dissesto, la produzione di energia da fonti rinnovabili.

“Aquam” ha coinvolto 27 partner, di cui 12 aziende agricole, il Comune Capofila e il Comune di Capannoli, due imprese di servizi (P2C Professional, Firenze, e TeleGalileo, Pisa), lo studio Geologico Geoapp, l’Associazione Scenica Frammenti (Lari). Gli altri partner rappresentano i beneficiari indiretti, imprese e soggetti che, come previsto dal bando regionale, avranno a vario titolo ricadute positive dalla realizzazione dei tanti obiettivi previsti dalla progettazione. “Aquam” ha previsto investimenti a carico delle aziende per oltre 549.000 €, per oltre 142.000 da parte dei soggetti pubblici, e di circa 67.000 € a carico dei soggetti privati e delle imprese di servizi.

Nel totale, “Aquam” ha attivato investimenti per oltre 759.000 €, per un contributo della Regione Toscana previsto di circa 675.000 € (tasso medio di sostegno del 90%). Si tratta quindi di opportunità che, oggigiorno, devono essere prima conosciute, poi condivise ed infine colte; in questo senso, la collaborazione con esperti in servizi alle imprese ha consentito di acquisire una dimensione perfettamente integrata ai bisogni delle aziende nella logica dello sviluppo del nostro territorio, da sempre vocato ad una tradizione agricola che ad oggi vede su più di 1300 imprese attive 192 aziende agricole, per un’incidenza del 14% (superiore di 4 punti percentuali all’incidenza delle imprese agricole sul totale delle attive a livello regionale). Ma se la logica della progettazione finanziata prevede, da una parte, l’elaborazione di piani di investimento sulla base della progettazione tecnica (quindi computi estimativi prodotti da architetti, geometri, agronomi) e l’analisi della loro congruità ai fini del piano finanziario di “Aquam” secondo le regole del Bando, è stato possibile attivare con “Aquam” anche un’esperienza di marketing integrato volta alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali toscani e di varietà antiche.

“E’ la prima volta che il Comune di Casciana Terme Lari e il territorio si misurano con una progettazione così complessa e integrata come quella del bando P.I.T. - commenta il Sindaco Mirko Terreni - ma nonostante questo abbiamo scelto di farlo da Capofila per sostenere soprattutto le tante aziende che hanno puntato su questa opportunità per programmare investimenti che andranno sicuramente ad impattare sul territorio. Riuscire poi ad andare anche oltre il confine comunale, con l’importante partecipazione di Capannoli al progetto, riflette la consapevolezza delle nostre Amministrazioni dell’importanza di cooperare e di investire tempo e risorse per sviluppare interventi congiunti su territori sì divisi da confini amministrativi ma contigui e simili morfologicamente. Se il progetto verrà finanziato ci consentirà di attuare le azioni che abbiamo previsto nel bando tra cui supportare le imprese nel rilancio di un mercato locale delle colline pisane basato sulla valorizzazione della biodiversità autoctona; biodiversità espressa da aziende del posto, piccole ma fondamentali per conservare e continuare una produzione di varietà a rischio di estinzione. La realizzazione del nuovo mercato “L’Orto in Castello”, e del progetto “Ambiente Biodiversità & Co: il nuovo alfabeto per la tutela della salute e del territorio”, con investimenti previsti a carico del Capofila per un totale di 43.450,00€, tra acquisto di servizi specifici necessari per l’attuazione del progetto di cooperazione, studi e costi di animazione, hanno permesso la condivisione di importanti sinergie, a conferma che nel concetto di cooperazione e progettazione integrata esistono soluzioni e opportunità per la definizione di nuovi modelli di governance territoriale capaci di sostenere il sistema impresa, il più importante tra gli indicatori di sviluppo.”

“Capannoli ha capito fin dall’inizio che l’opportunità del bando P.I.T. era da cogliere per poter valorizzare e conservare la ricca biodiversità presente sul proprio territorio - afferma la Sindaca Arianna Cecchini - in particolare andando a tutelare gli habitat naturali e le specie presenti nello storico parco di Villa Baciocchi. Villa Baciocchi - prosegue la Sindaca - è un’area di interesse paesaggistico e naturalistico che ospita numerosi esemplari arborei che abbiamo il dovere di preservare e che sono stati sinora minacciati dalla vera e propria mancanza nella Villa di opere atte a gestire le acque superficiali e consentirne la relativa defluizione. La necessità quindi di interventi di regimazione funzionali alla conservazione e al ripristino dell’habitat naturale di Villa Baciocchi ha trovato piena spendibilità in “Aquam”, che ha permesso di prevedere un investimento di circa 100.000€ per opere di canalizzazione e di consolidamento. Sono convinta che se finanziato AQUAM permetterà a questi due Comuni e alle aziende coinvolte di attuare una collaborazione che ci permetterà non solo di raggiungere obiettivi individualmente non perseguibili ma anche di guardare ad altre opportunità di intervento. In questo percorso importante è stata anche la partecipazione di alcune aziende agricole e associazioni capannolesi, che come beneficiari indiretti partecipano per la prima volta ad una progettazione integrata”.

Fonte: Ufficio Stampa

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