Cicerone contro Verra: al Liceo Volta incontro con Luca Fezzi

Roma, I secolo a.C.. Concussione, peculato e violenza sono al centro del processo contro Gaio Verre, ex governatore della Sicilia. Formidabile accusatore è Marco Tullio Cicerone. L’avvincente ricostruzione di un’inchiesta giudiziaria che fece tremare gli ambienti politici romani, segnando la fine di un’epoca,  questo è Il corrotto di Luca Fezzi (Laterza), che verrà presentato venerdì 17  alle 17.45 presso il Teatro Politeama di Poggibonsi (Sala SET, ingresso via Trento) come appuntamento conclusivo della rassegna “Lingue morte sarete voi!” ideata e organizzata dai Dipartimenti di Lettere del Liceo “A. Volta” di Colle di Val d’Elsa.

A conversare con l’autore, Roberta Olmastroni.

Durante l’incontro saranno letti alcuni passi delle Verrine di Cicerone.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’associazione “La Scintilla”

 

Il libro: Roma, agosto 70 a.C. In pieno Foro, nel corso di un processo destinato a fare epoca, l’accusatore Marco Tullio Cicerone lancia una fulminante requisitoria, seguita da una tempesta di testimonianze e prove. Tutte vertono sui gravi crimini commessi dall’imputato, Gaio Verre, ex governatore della Sicilia: concussione, peculato, appropriazione indebita, furto, vendita di sentenze, manipolazione di appalti, corruzione elettorale, sequestro di persona, frode, intimidazione, tortura, omicidio. Di fronte, una giuria sempre più attonita; attorno, un pubblico sempre più infiammato.

Si tratta della prima delle Verrine, assurte poi a modello oratorio di ogni tempo. Quale lavoro d’inchiesta aveva reso possibile quella spettacolare accusa, capace d’intrattenere il popolo romano per giorni? Le imputazioni erano reali o si trattò invece di un processo politico?Seguiamo passo dopo passo Cicerone, instancabile, tenace ma non certo candido raccoglitore di prove e orchestratore di testimonianze.

L’autore: Luca Fezzi, professore associato di Storia romana presso l’Università degli Studi di Padova, è autore delle monografie: Falsificazione di documenti pubblici nella Roma tardorepubblicana (133-31 a.C.) (Le Monnier 2003); Il rimpianto di Roma. Res publica, libertà ‘neoromane’ e Benjamin Constant, agli inizi del terzo millennio (Le Monnier 2012); Catilina. La guerra dentro Roma (EdiSES 2013);Modelli politici di Roma antica (Carocci 2015).

Fonte: Ufficio Stampa

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