Controllo di vicinato: cos'è, come funziona e quali vantaggi avrà sul territorio di Empoli

Da sinistra Susi Tinti, Annalisa Maritan, Brenda Barnini, Francesco Zunino e Giorgio Guerrini (foto gonews.it)


Cenacolo degli Agostiniani pieno ieri sera, giovedì 16 marzo, per assistere all'incontro pubblico in cui sono state gettate le basi per una nuova proposta alla cittadinanza di Empoli in fatto di sicurezza. Al tavolo dei relatori il sindaco Brenda Barnini, il dirigente del commissariato di polizia Francesco Zunino, il capitano della compagnia carabinieri Giorgio Guerrini, la comandante della polizia municipale dell'Unione dei Comuni Annalisa Maritan e Susi Tinti, collega di Maritan ma sul territorio dell'Unione delle Terre d'Argine (Carpi, Campogalliano, Novi di Modena e Soliera).

Un'ampia introduzione era stata data dal Comune di Empoli anche tramite un comunicato di presentazione dell'incontro, ma c'era veramente curiosità di capire cosa può il cittadino fare per arginare la percezione di mancata sicurezza in tutto il territorio di Empoli.

Il primo cittadino ha introdotto la serata rendendo noti alcuni dati sull'Empolese Valdelsa, su Empoli e su ciò che è stato fatto fino ad oggi. Degli oltre 700mila mq dell'Empolese Valdelsa, Empoli ne ricopre 62mila; su 175mila abitanti 48mila sono distribuiti nel territorio empolese. Sono 94 gli agenti della polizia municipale in servizio, 28 di questi solo per Empoli e 18 di loro sono in strada dall'apertura delle scuole fino ai controlli serali (112 nel 2016, ossia due volte a settimana). Sempre su Empoli sono stati effettuati 220 controlli nei mercati rionali e 68 verifiche in centro storico. Non sarà un fattore che incide direttamente nella lotta contro la microcriminalità, ma sicuramente il rifacimento di piazza XXIV Luglio e di piazza Don Minzoni avranno eliminato buona parte del degrado, oltre all'ultimo provvedimento in merito ai cassonetti per gli indumenti usati. Per l'immediato futuro, 8 nuove telecamere verranno posizionate proprio nell'area della stazione ferroviaria, da tempo protagonista in negativo di episodi di microcriminalità, oltre alle 38 già in azione.

La parola è passata all'ospite modenese, che ha parlato di come si applica nel concreto il controllo di vicinato. "Già lo facevano i nostri genitori, quando qualcuno si assentava da casa c'era il vicino che dava un'occhiata. Al giorno d'oggi però ognuno è preso dai propri problemi e ha lasciato queste cose. Il controllo di vicinato ha l'obiettivo di migliorare la sicurezza pubblica, ma riesce a creare anche una rete di solidarietà tra vicini".

Per partire basta poco: ci si mette in contatto con il proprio vicino di casa o il dirimpettaio e ci si scambia il numero di telefono (o ci si presenta, nel caso ancora fosse uno sconosciuto per noi). Con servizi come Whatsapp adesso è molto più facile tenersi in contatto all'istante. Basta un avvertimento: se si sentono rumori sospetti nella casa del vicino, perché non contattarlo per sentire se è proprio lui che sta facendo dei lavori o se ci sono dei malintenzionati che stanno tentando di aprire la cassaforte?

Poi è necessario aumentare quella che viene chiamata la 'protezione passiva' delle abitazioni. In soldoni, prestare attenzione a chiudere cancelli, porte e finestre prima di andare via di casa. Sono il primo deterrente che scoraggerà i ladri.

"I malviventi non hanno voglia di essere sorpresi, cercano comunque la via più facile per ottenere ciò che vogliono. Se un cancello rimane aperto, il ladro non dovrà sfondarlo o scavalcarlo. In più, significa che non ci sono cani a fare la guardia, altrimenti sarebbero già scappati", spiega Tinti.

Poi si chiede uno sforzo in più al cittadino: sorvegliare la propria 'area di competenza'. Ossia, guardare ed essere pronti per un'eventuale segnalazione. In caso di movimenti sospetti di persone o auto, essere pronti a poter descrivere quanto accaduto alle forze dell'ordine. Ci sono mezzi in zona che non avete mai visto? Annotatevi il numero di targa, chiedete al conducente se ha bisogno di un aiuto o cerca qualcuno.

Poi arriverà il momento di fare una segnalazione. Il coordinatore del gruppo di controllo di vicinato della zona specifica (residenziale, industriale, sportiva, qualsiasi essa sia) dovrà poi tenersi in contatto con polizia municipale, polizia, carabinieri e altre forze dell'ordine. Appuntarsi tutti i dettagli in modo corretto, con tanto di orari, generalità e particolari di ogni tipo è un aiuto in più. Nell'area delle Terre d'Argine, dopo un avvio non senza problemi, si è arrivati a risultati molto soddisfacenti. La sicurezza reale è aumentata, i reati sono diminuiti e anche la percezione da parte dei cittadini è di una città rinnovata, dove una comunità si attiva in prima persona per la sua difesa.

Durante la serata sono stati raccolti, con dei moduli, i nominativi di chi volesse già far parte dei gruppi di controllo partecipato. È stato poi aperto il dibattito per domande e questioni più urgenti.

Si apre una nuova fase per Empoli e le sue frazioni, e al centro pone proprio i suoi abitanti. "Saranno organizzate dal Comune di Empoli nuove assemblee sul territorio per presentare il Controllo di Vicinato e raccogliere altre adesioni - fa sapere l'amministrazione in un comunicato -. Già ieri sera ne sono state raccolte 36".

Elia Billero

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