Medaglie della Liberazione, sei insigniti da Empoli e Montelupo Fiorentino

Il prefetto di Firenze Alessio Giuffrida ha consegnato oggi le "Medaglie della Liberazione" a 17 partigiani e combattenti che si sono distinti per coraggio e abnegazione nella guerra di Liberazione e nella Resistenza, in occasione della "Giornata dell'Unità Nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera" che si celebra il 17 marzo.

Gli insigniti sono Silvano Baiano, Luciano Nati, Pietro Sbaccheri (Firenze), Ernesto Caselli (Calenzano), Paolo Baggiani, Gianfranco Carboncini, Dario Del Sordo, William Lucchesi (Empoli), Mario Frosini, Ugo Morchi (Montelupo Fiorentino), Natale Benvenuti (Pelago), Osvaldo Guidi, Renato Monciatti (Pontassieve), Luigi Simoni (Reggello), Pilade Fatemi, Dino Rossi (Rufina), Federico Sabatini (Sesto Fiorentino).

"Dobbiamo riscoprire il senso autentico del nostro essere una comunità - ha affermato Giuffrida - che condivide fondamentali valori comuni che si sono forgiati nei secoli da anteporre sempre alle inevitabili e assolutamente legittime differenze; lavoriamo sempre per diminuire le distanze che ci separano, rinunciando invece ad ampliarle, come in troppi sembrano intenzionati a fare per bieco interesse di parte".

 

CHI SONO GLI INSIGNITI DELL'EMPOLESE-VALDELSA

Tra le 17 medaglie conferite a partigiani e combattenti della guerra di Liberazione e della Resistenza le medaglie della Liberazione, ci sono anche quattro personaggi empolesi componenti dell’ANPI locale e due montelupini.

Insigniti Paolo Baggiani, scomparso nel gennaio 2016 (ha ritirato il riconoscimento il presidente di Anpi Empoli Roberto Franchini), Gianfranco Carboncini, presidente onorario dell’Anpi empolese (ha ritirato il riconoscimento la figlia Rossana), Dario Del Sordo anch’egli presidente ad honorem, e William Lucchesi. Tutti e quattro hanno combattuto nella battaglia per la Liberazione di Alfonsine, in Emilia-Romagna, la città al centro di ripetute battaglia tra partigiani e nazifascisti che fu distrutta per oltre il 70%.

Da Montelupo riconoscimento a Mario Frosini, presidente dell'ANPI locale e Ugo Morchi.

Paolo Baggiani: partì il 13 febbraio 1945 per andare a combattere i nazifascisti nel gruppo di combattimento operativo 'Cremona'. Quello stesso giorno partirono da Empoli 530 ragazzi, che si divisero nei gruppi di combattimento operativo 'Cremona', 'Friuli', 'Folgore', 'Legnano', 'Mantova' e 'Piceno'. Il 13 febbraio 1945, Empoli era già stata liberata, a dimostrazione dell'impegno etico del gesto. È morto nel gennaio 2016.

Gianfranco Carboncini: anche Carboncini era uno dei 530 ragazzi che da Empoli si divisero fra i vari gruppi di combattimento operativi del ricostituito regio esercito, anch'egli, nello specifico, nel gruppo 'Cremona'. Quando partì aveva solo 16 anni. È l'attuale presidente onorario dell'Anpi Empoli.

Dario Del Sordo: era residente a Castelfiorentino quando partì per combattere i nazifascisti. Ha fatto nascere e crescere l'Atletica Empoli, un progetto nel quale in pochi credevano e che invece è stato molto importante per lo sport e per la città. È stato per molti anni fiduciario Coni. È presidente ad honerem dell'ANPI Empoli.

William Lucchesi: ha fatto parte della gloriosa 7a GAP di Bologna, poi è stato mandato nel senese per combattere nella Brigata Garibaldi "Spartaco Lavagnini". Si è poi arruolato anche lui successivamente nei gruppo di combattimento "Cremona", ma non è partito con gli altri da Empoli.

Mario Frosini: È l'attuale presidente dell'ANPI Montelupo Fiorentino.

Ugo Morchi: è nato nel 1922 a Scandicci, poi si è trasferito alla Ginestra nel 1933. Nel 1942 entrò a lavorare nella vecchia vetreria Taddei a Empoli. Divenne Caporale del regio esercito, poi nel 1943 si arruolò nelle file partigiane nella settima Compagnia Autonoma Settimino Agostini e nella 3 brigata Rosselli bis. Fu anche segretario della sezione del Partito Comunista di Ginestra. Operò soprattutto nei comuni di Montespertoli, Lastra a Signa e Scandicci. Vive dal 1987 a Fibbiana. Fu uno dei due empolesi all'interno del comitato regionale per il sì al referendum costituzionale.

 

 

 

 

 

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