Un monologo su Giovanni Raineri al teatro di Santa Maria a Monte

La platea del teatro comunale di Santa Maria a Monte

In occasione della Giornata Mondiale del Teatro 2017 #LaBellaStagione e I Pensieri di Bo' presentano venerdì 24 marzo alle 21,15 al teatro comunale di Santa Maria a Monte

Corrado Calda in

terranuova

La Storia di Un Eroe Borghese

di e con Corrado Calda

Drammaturgia: Corrado Calda e Giusy Cafari Panico

Monologo 

Lo spettacolo, in forma di monologo, è nato per EXPO 2015, fortemente voluto dalla Regione Emilia Romagna, Comune di Piacenza e dal Consorzio Salumi Piacentini ed è in collaborazione con la Banca di Piacenza, la Biblioteca Passerini Landi, il Museo della Poesia di Piacenza e la corrente letteraria "Realismo Terminale". Pochi conoscono la figura di Giovanni Raineri, nato nella seconda metà dell'ottocento Raineri fu uno studioso dei problemi dell'agricoltura, giornalista, Consigliere di Stato, deputato, Ministro dell'Agricoltura e delle Terre Liberate, Cavaliere del Lavoro e fu colui che istituzionalizzò le borse di studio per orfani di padri caduti sul lavoro. Ma prima di tutto Raineri fu un tecnico prestato alla politica e al di là delle decine di complesse iniziative portate a termine,

Giovanni Raineri fu uomo del fare, innamorato del suo mestiere di studioso dei problemi del settore agricolo, pioniere dell'agricoltura moderna e fautore entusiasta dei consorzi e della cooperazione, convinto che solo la collaborazione tra i lavoratori e tra questi e le istituzioni potessero dare frutti duraturi di crescita e di progresso. Su questa sua ultima caratteristica fondamentale abbiamo lavorato per il nostro monologo. Un corpo unito l'agricoltura di fine ottocento grazie all'instancabile Raineri, un corpo disunito quello dell'attore in scena. Un uomo in mutande ottocentesche incapace di coordinarsi perché " gl'arti tra loro non si coordinano.... Sono come una nazione che non coordina le sue risorse, un condominio, i cui condomini che hanno gli stessi interessi non si ascoltano, non si conoscono ne si riconoscono lunghe le scale del palazzo". Un uomo a cui è rimasta solo la facoltà di pensare e parlare, ripercorre quella che è stata la sua vita terrena, dalla miseria dovuta alla perdita del padre, alla sua famiglia composta da una madre e quattro fratelli che rimasti orfani iniziano a collaborare tutti insieme per far fronte alla povertà. E più questa collaborazione cresce e si consolida e più gl' arti dell'attore cominciano a collaborare insieme e a muoversi in armonia. Raineri studia, vince delle borse di studio, risparmia fino a non mangiare per pagarsi l'università, e riesce a laurearsi. E' anche un giovane in crisi alla ricerca della sua identità, identità scopre nell'agire:" da giovanotto in crisi quale ero avevo capito, dopo alcuni mesi a bighellonare, che per risolvere la faccenda della mia vita dovevo fare, fare, fare, qualsiasi cosa, e che questo mio fare mi avrebbe alla fine dato una più chiara visione del mio avvenire"

Un avvenire di successo, segretario del comizio agrario e poi fondatore della Federconsorzi, la più grande struttura di cooperazione agricola che nel 1900 all'Expo di Parigi vince il Grand Prix meglio di lui solo i fratelli Lumiere con l'invenzione del Cinema. La figura di Raineri ci ha permesso di lavorare su un linguaggio nuovo nella scrittura del monologo sviluppando le teorie del "Realismo Terminale" corrente letteraria del celebre poeta Guido Oldani; ed è questa la grande novità di questo monologo. Nel ricordare le sue vicende Raineri confronta se stesso, l'uomo del secolo successivo, a quello moderno, nostro contemporaneo, Raineri dà uno sguardo antico su un mondo moderno: vede che le campagne si svuotano e le popolazioni si tuffano nelle metropoli accatastandosi l'uno sull'altro. E gli oggetti del primo novecento così legati all'uomo e alla sua storia si fanno oggi solo oggetti da "uso e rapido" consumo: non più oggetti al servizio dell'uomo come zappe, badili, aratri ma ormai uomini al servizio degli oggetti come cellulari e computer.

Ingresso:

Intero Euro 8,00

Ridotto per Soci de I Pensieri di Bo’ e Bambini/ Ragazzi fino a 12 anni Euro 6,00

Bambini fino a 3 anni  entrata gratuita

Per info e Prenotazioni

Segreteria Teatro 371.1272850

Fonte: Ufficio Stampa

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