È scomparso Wallis Lettori, insegnante e scrittore conosciutissimo a Castelfiorentino

Wallis Lettori in una foto-omaggio pubblicata su Facebook

Una brutta notizia per gli abitanti di Castelfiorentino: è morto Wallis Lettori, maestro elementare e autore che ha introdotto tantissimi bambini e adulti al piacere della lettura con la sua passione e il suo insegnamento. Leggere e scrivere era possibile per tutti, con il suo aiuto.

Nella presentazione di uno dei suoi ultimi progetti, venne scritto di lui: "Quand’era maestro di scuola elementare, esordì negli anni Settanta con un libro (“La storia è questa”) scritto interamente dagli alunni di una terza elementare. Nel 2004, già in pensione, convinse 62 concittadini a scrivere i loro ricordi sulla guerra e a pubblicarli in un libro (“Dalla guerra alla libertà”). Negli ultimi anni ha proseguito la sua attività di insegnamento in collaborazione con lo SPI-CGIL, dimostrando che non è mai troppo tardi per imparare. Ha anche scritto alcuni racconti sulla Costituzione che hanno ricevuto una menzione speciale nientemeno che da Sergio Zavoli".

Tra i suoi libri figura anche un volume, scritto con Massimo Bonin, sulla storia di Riccardo Neri e Alessio Ferramosca, i giovani calciatori castellani scomparsi nel centro sportivo della Juventus.

In tanti lo hanno ricordato sui social network, anche la senatrice Laura Cantini, ex sindaco di Castelfiorentino: "Per me e per tanti di Castelfiorentino sarai sempre 'il maestro'". I funerali si terranno mercoledì 21 marzo alle 9.30, presso la chiesa di Santa Maria della Marca.

La nota del Comune di Castelfiorentino

Se ne è andato ieri sera Wallis Lettori (93 anni), maestro elementare in pensione conosciuto e stimato dall’intera comunità di Castelfiorentino. La notizia della sua scomparsa ha lasciato tutti i castellani profondamente costernati. Wallis Lettori era infatti castellano da sempre: a Castelfiorentino aveva svolto la sua attività di insegnamento, poi proseguita – una volta raggiunta l’età della pensione – con lo SPI-CGIL, senza rinunciare a coltivare i suoi interessi personali e soprattutto la sua vera passione: la storia.

Una passione che lo aveva accompagnato fin dagli esordi della sua attività educativa.  All’inizio degli anni Settanta, quando era già noto a tutti come il “maestro Lettori”, promosse un progetto formativo rivoluzionario per l’epoca: un libro di storia scritto interamente dagli alunni di una terza elementare di Castelfiorentino, che avrebbe poi avuto come titolo “La storia è questa”.

Attraverso quella prima iniziativa editoriale, che ebbe grande risonanza, emerse un lato della sua personalità che Wallis Lettori non avrebbe mancato di manifestare in seguito: la convinzione che fosse importante coinvolgere il popolo nella costruzione della propria storia, attraverso una maggiore consapevolezza, una migliore conoscenza, ma anche e soprattutto la testimonianza diretta, la sola in grado di trasmettere le emozioni, la vita vissuta, l’esperienza collettiva di un popolo. Da questa convinzione nacque, nel 2004, il volume “Dalla Guerra alla libertà”, coordinato da Wallis Lettori e scritto interamente da ben sessantadue “autentici” castellani, sulla sofferta esperienza della guerra a Castelfiorentino.

Ed è da questa stessa convinzione che furono promossi all’interno dello SPI CGIL il “corso di scrittura” per le persone anziane (2008), affinché tutti potessero disporre delle tecniche di base per poter raccontare la “loro storia”, e i “corsi di storia” veri e propri (nel 2009 e nel 2011) le cui lezioni sarebbero state poi raccolte nel volume “Dalla caverna al volo spaziale”, pubblicato nel 2012.

“Wallis Lettori è stato un bravo insegnante, ma soprattutto un bravo educatore – ha sottolineato il Sindaco, Alessio Falorni - un uomo che ha sempre considerato il popolo come il migliore custode delle proprie radici, della propria storia. Un maestro che ha saputo combinare in modo meraviglioso la sua umanità con le sue attitudini, la sua missione pedagogica che non si fermava ai giovani, ma andava oltre, nella consapevolezza che per imparare non si dovevano porre dei limiti, tantomeno quelli dettati dall’età. Per tutti questi motivi, con lui se ne va una persona degna della miglior stima, e soprattutto un uomo molto amato da tutti i castellani”.

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