'Ndrangheta, traffico di cocaina dal SudAmerica. Un fermo a Empoli, tre nel Pistoiese

E' in corso tra Calabria, Sicilia e Toscana, una vasta operazione condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Catanzaro e diretta dalla Dda di Reggio Calabria, per disarticolare un'organizzazione criminale dedita all'importazione di cocaina dal SudAmerica, con esecuzione di 18 fermi. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati complessivamente 300 chili di droga. Lo stupefacente arrivava in Italia da Costarica e Repubblica Domenicana grazie anche ad elementi colombiani. L'organizzazione è collegata alle cosche del reggino dei Bellocco e dei Paviglianiti. I particolari saranno riferiti alle 11, alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, dal capo della Dda Federico Cafiero de Raho e del comandante regionale Calabria della Guardia di finanza, gen. Gianluigi Miglioli.

Un fermo anche a Empoli

Quattro persone sono state sottoposte a fermo in Toscana dai militari della guardia di finanza di Catanzaro, nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Reggio Calabria che questa mattina ha portato all'esecuzione di 18 fermi per traffico internazionale di cocaina dal Sudamerica. Le misure sono state eseguite una a Empoli, in provincia di Firenze, e tre nel territorio della provincia di Pistoia. Le indagini, nel corso delle quali sono stati sequestrati 300 chilogrammi di cocaina, hanno permesso di sgominare un' organizzazione criminale collegata alle cosche del reggino dei Bellocco e dei Paviglianiti, che importava cocaina in Italia da Costarica e Repubblica Dominicana.

Il comunicato della Guardia di Finanza.

Dalle prime luci dell’alba è in corso l’esecuzione di diciotto fermi volti a neutralizzare una ramificata organizzazione criminale di stampo ‘ndranghe ti stico dai marcati profili internazionali capace di pianificare l’importazione di oltre tre quintali di cocaina dal Sud America. L’operazione , denominata “ GERRY ”, che rappresenta l’epilogo di una complessa attività investigativa condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro e coordinata da questa Procura della Repubblica - D.D.A., vede impiegati oltre 150 finanzieri , con l’ausilio di unità Antiterrorismo Pronto Impiego , di unità cinofile e della componente aerea del Corpo , per l’arresto di 18 soggetti tra Calabria e Toscana e l’esecuzione di numerose perquisizioni .

Le indagini, coordinate da questa Direzione Distrettuale Antimafia , hanno consentito di disarticolare un’organizzazione estremamente complessa, composta da soggetti vicini a diversi sodalizi criminali riconducibili a lle famigli e Bellocco di Rosarno, Mole’ - Piromalli di Gioia Tauro , Avignone di Taurianova e Paviglianiti , quest’ultima attiva sul versante jonico reggino . In particolare, tra i soggetti fermati , compare anche Bellocco Michele , accusato del coinvolgimento nel l’importazione di centinaia di chili di cocaina dal Sudamerica .

Le scrupolose indagini della Guardia di Finanza hanno consentito di dimostrare , ancora una volta, come i clan calabresi s iano in grado di contrattare , direttamente con i “Cartelli Sudamericani” , l’acquisto di grosse partite di stupefacenti. Difatti, n el corso dell’operazione , i militari hanno sottoposto a sequestr o presso i l porto di Livorno 300 kg di cocaina e circa 17 kg di codeina , riuscendo , poi , a ricostruire un’ulteriore importazione di narcotico pari a 57 chilogrammi di cocaina , oltre ai numerosi altri tentativi di importazione non andati a buon fine .

Ma la consorteria non si limitava alla sola redditizia cocaina . Le indagini hanno provato , infatti, come i sodali riuscivano ad ottenere lauti guadagni anche dal la compravendita di importanti partite di marijuana e hashish.  L ’ operazione antidroga, condotta dalle Fiamme Gialle della Sezione G.O.A . del G . I . C . O . di Catanzaro , con il supporto del II Reparto del Comando Generale e della D.C.S.A. , ha dimostrato come i trafficanti calabresi ricevevano disponibilità liquide anche da soggetti insospettabili, quali commercia nti e profession isti , che non disdegnavano di fare affari mediante l’acquisto all’ingrosso della cocaina.

Sintomatico , a tal proposito , è quanto scoperto dai finanzieri che, partiti dalla potente organizzazione di narcos operante tra Rosarno, Gioia Tauro, Melicucco e San Luca , hanno esteso il raggio d’azione nei confronti anche di un libero professionista , anch’egli finanziatore, nonché acquirente di ingenti partite di sostanze stupefacenti, sempre provenienti dal Sudamerica. L’inchiesta svolta dalle unità specializzate del Nucleo di Polizia Tributaria /G.I.C.O. di Catanzaro ha, così, consentito di identificare complessivamente 32 soggetti , ognuno con un ruolo ben preciso: dai finanziatori a i mediatori, a coloro che aveva no il compito di ospitare gli emissari dei narcos colombiani , più volte giunti nel nostro Paese.

Organizzazioni che curano le importazioni in ogni dettaglio, riducendo al minimo le comunicazioni e scegliendo accuratamente ove far giungere la cocaina . Non è un caso, dif atti, che i narco trafficanti abbiano deci so di far arrivare la parte più sostanziosa dei carichi di droga al porto di Livorno , potendo lì godere dell’appoggio, in particolare, di un soggetto di origini calabresi , emigrato in quella zona da anni, il quale è riuscito a costruire una vera e propria squadra di lavoro in grado di agire indisturbata nel porto, aprire i container s , estrarre il prezioso carico e portarlo lontano da “occhi indiscreti”. L ’intera operazione ha permesso di infliggere all’organizzazione delinquenziale rilevanti perdite economiche, sia sotto il profilo dei capitali investiti che dei mancati guadagni : la droga complessivamente sequestrata, una volta lavorata ed immessa in comme rcio, avrebbe fruttato all’organizzazione oltre 100 milioni di euro una volta raggiunte le piazze di spaccio . Nel corso dell’indagine è stato sviluppato lo stretto coordinamento con la Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Firenze

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