A San Casciano 'Una vita qualunque' per il premio letterario 'Chianti'

Sabato 25 marzo sarà Yigal Leykin con il suo volume 'Una vita qualunque', Giuntina Editore, a incontrare i 350 giurati del Premio Letterario Chianti, alle 17, al Teatro comunale Niccolini di San Casciano.

Yigal Leykin è nato a Leopoli (Urss)

All’età di nove anni si trasferisce con i genitori in Polonia e da lì, a dodici anni, in Israele. Nel 1978 si laurea all’Università di Bologna in Medicina. Si specializza in Anestesia e Rianimazione all’Università di Ferrara e consegue un Master in Scienze all’Università di Tel Aviv. Ha esercitato presso diversi ospedali italiani e stranieri. Attualmente è Direttore del Servizio di Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli di Pordenone. È autore di oltre 170 lavori scientifici, pubblicati sulle più prestigiose riviste nazionali e internazionali.

Una vita qualunque

"Mitia è un uomo anziano, modesto, gentile, non batte mai il pugno. Ha sempre lasciato a Bussia, la moglie, il ruolo di condottiero. Si è sempre considerato un uomo qualunque, che ha vissuto una vita qualunque, simile a tante altre. Fino a che un giorno il telefono squilla e il lontano passato si ripresenta. Un amico di gioventù vuole incontrarlo, narrargli la verità sulla scomparsa della sua amata sorella caricata su un camion dalle SS. Per tutti quelli anni, Mitia, ostinatamente, ha sperato con tutto se stesso che lei fosse rimasta in vita, lontana, dispersa. L’ansia che lo attanaglia nei giorni prima dell’appuntamento lo spinge a scrivere, a ripercorrere la sua lunga vita. Per se stesso.

Per trovare un po’ di sollievo. Per mettere ordine. Per capire. Al termine del suo scritto si renderà conto che il suo cammino, più di altri, è stato indirizzato, spinto dagli sconvolgimenti del secolo terribile che hanno travolto uomini e nazioni e in cui, quasi sempre, è stato il caso a decidere della vita e della morte. Si rende conto che la sua supposta 'normalità' è stata una maniera per impedire che le bufere della storia e la tragedia della Shoah lo travolgessero. Nel profondo di sé scopre che la sua non è stata una vita qualunque e che, nonostante tutto, la sua è stata una grande storia d’amore. E, del resto, esiste una vita qualunque?"

 

Fonte: Ufficio Stampa

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