La Vergine e la Femme Fatale in mostra a Sesto Fiorentino

A Sesto Fiorentino le porte delle sale espositive del centro Antonio Berti e de La Soffitta Spazio delle Arti si sono aperte, in anteprima, per la stampa locale venerdì 24 aprile per svelare la mostra “La Vergine e la Femme Fatale” dedicata alla cultura figurativa europea tra '800 e '900. L'evento fa parte del progetto AltoBasso, giunto quest'anno alla sua settima edizione, con il quale il Comune vuole dare risalto contemporaneo alle due “anime” culturali di Sesto Fiorentino: il centro espositivo Antonio Berti di via Bernini (il più vicino al centro cittadino, il Basso) e La Soffitta Spazio delle Arti, all'interno del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata (più in collina, l'Alto).

All'incontro hanno presenziato l'assessore alla scuola del Comune di Sesto Fiorentino, Silvia Bicchi, il responsabile del gruppo La Soffitta Spazio delle Arti e presidente del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata, Francesco Mariani, che ha coordinato l'organizzazione dell'evento, il curatore della mostra, Emanuele Bardazzi, le storiche dell'arte Giulia Ballerini e Maria Donata Spadolini, che hanno curato importanti sezioni del catalogo della mostra, Paola Biondi, responsabile del servizio cultura del Comune di Sesto Fiorentino, e Mauro Pagliai, titolare delle Edizioni Polistampa, che ha realizzato il catalogo della rassegna, un prestigioso volume cartonato di 250 pagine con le immagini delle circa 300 opere in esposizione e che ha conquistato tutti.

“Credo che molti musei ci invidieranno una così ricca e affascinante collezione di opere in mostra – ha esordito Francesco Mariani – alcune delle quali esposte per la prima volta in Italia. Ci tengo a ringraziare il Comune di Sesto Fiorentino per aver creduto in questo progetto espositivo e, soprattutto, Emanuele Bardazzi che ha messo a disposizione la quasi totalità dei pezzi esposti facendo un grande dono a tutti noi che possiamo ammirare il meglio della produzione grafica a cavallo tra XIX e XX secolo. Un ringraziamento speciale va poi a Giulia Ballerini, che collabora con AltoBasso sin dalla sua prima edizione, e Maria Donata Spadolini, che è tornata a far parte della nostra bella squadra. Abbiamo anche avuto, per i testi critici, la collaborazione di firme di livello internazionale come Ian Millman e Bertrand Hugonnard-Roche oltre che di Annalisa Proietti Cignitti. Ma la ciliegina sulla torta è il catalogo: grazie alla maestria del fotografo, Alessandro Mayer, e dello staff delle Edizioni Polistampa di Mauro Pagliai, è stato realizzato un volume che è a sua volta un'opera d'arte”.

“L'Amministrazione comunale è molto felice di presentare questa mostra – ha chiosato Silvia Bicchi – che rientra in un progetto che ci sta molto a cuore. Credo si debba dare il merito a Francesco Mariani di aver coordinato al meglio questo percorso. Tutto lo staff organizzativo e i curatori hanno fatto davvero un grande lavoro, ma va detto ancora grazie a Emanuele Bardazzi che ci ha aperto i suoi scrigni mettendo a disposizione della comunità una collezione straordinaria che racconta l'universo femminile con opere ricche di eleganza e fascino. Una mostra assolutamente da non perdere”.

“Questa è una mostra fatta per far sognare – ha detto Emanuele Bardazzi –. E' aperta alla fantasia, all'immaginazione. Racconta la donna vista sotto tante angolazioni diverse. Parla di un periodo fulgido per la produzione artistica, periodo in cui è decollata la tecnica della litografia a colori e non solo. I tanti artisti di quell'epoca hanno interpretato la figura femminile in tutti i suoi aspetti, da quello angelico a quello più morboso, prendendo spunto dalla poetica dei grandi autori dell'epoca, da Baudelaire a Wilde. Abbiamo anche una sezione di opere di George de Feure che si vedono per la prima volta nel nostro Paese. Mi sono appassionato alla stampa d'arte a 19 anni quando ho iniziato a lavorare in una libreria antiquaria. Una volta ho comprato un'opera di de Feure da Ian Millman e mai avrei immaginato che un giorno lui avrebbe collaborato a un evento di cui ero il curatore. Questa mostra è per me un sogno che diventa realtà”.

“Essere qui per la settima volta è per me un grande onore – ha aggiunto Giulia Ballerini – e sono felice di aver contribuito a far diventare un'apprezzata realtà il progetto AltoBasso capace di legare le due anime espositive della città. La squadra di quest'anno è stata davvero fantastica e siamo onorati delle collaborazioni di esperti illustri di fama mondiale. Io ho avuto il piacere di raccontare gli autori italiani presenti in mostra e il loro inevitabile rapporto con la poetica di Gabriele D'Annunzio che ha influenzato non poco il mondo dell'immagine. La mostra è bellissima, più da godere che da spiegare, e il titolo identifica perfettamente i due lati della medaglia in cui è identificata la figura femminile”.

“Questa mostra – ha puntualizzato Maria Donata Spadolini – si inaugura in un periodo perfetto, in concomitanza con le celebrazioni per i 60 anni dell'Europa unita, perché 'La Vergine e la Femme Fatale' credo sia proprio un'esaltazione dell'Europa unita. All'interno, infatti, sono rappresentati autori di un po' tutti i Paesi europei: Francia, Belgio, Germania, ma anche Repubblica Ceca, Ungheria, Spagna, stati nordici. E poi si racconta dell'epoca del boom delle riviste, quando l'arte è stata capace di arrivare alle grandi masse. Personalmente sono innamorata della grafica ed è stato un piacere elaborare le biografie di tanti autori di questo genere che rendono grande la nostra esposizione”. “Mi congratulo con gli organizzatori per aver allestito una rassegna così interessante – ha commentato Paola Biondi –. Sono al Comune di Sesto Fiorentino da poco tempo, ma ho notato che i progetti culturali sono di altissimo livello e questa mostra ne è il miglior esempio possibile e ringrazio tutto lo staff che ha curato il progetto per la sua competenza”.

“E' un piacere straordinario vedere tutte le opere in questa splendida cornice – ha detto in chiusura Mauro Pagliai – e posso solo confermare che siamo circondati da capolavori. E non solo le opere, ma anche le cornici sono da ammirare una per una. La qualità della mostra è certamente figlia della competenza di chi ha organizzato, Francesco Mariani in primis, ma anche di un Comune che crede nella cultura. E' questo il segreto di un'alchimia vincente”.

Il taglio del nastro della mostra è in programma domenica 26 marzo alle ore 11 presso il centro espositivo Antonio Berti in via Bernini a Sesto Fiorentino. Alle 12 lo spostamento a La Soffitta Spazio delle Arti per l'inaugurazione della seconda sezione espositiva; seguirà un aperitivo di benvenuto.

La mostra, ad ingresso gratuito, avrà i seguenti orari di apertura: 16-19 da martedì a sabato, 10-12 e 16-19 la domenica, lunedì chiuso. Le sedi espositive: Centro espositivo “Antonio Berti” - Via Bernini, 57 - Sesto Fiorentino (FI) e La Soffitta Spazio delle Arti c/o Circolo Arci di Colonnata - Piazza M. Rapisardi, 6 - Sesto Fiorentino (FI)

Fonte: Ufficio Stampa

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