Lectio Magistralis di Remo Salvatori alla LABA di Firenze

Martedì 28 marzo la Libera Accademia di Belle Arti di Firenze ospiterà un artista di livello internazionale: Remo Salvadori. L'artista terrà una speciale Lectio Magistralis nell'Aula Magna dell’istituto, nell'ambito del corso di pittura del docente Fabio Cresci.

Un incontro aperto a tutti gli iscritti, che potranno confrontarsi direttamente con il maestro. L’appuntamento - che avviene a distanza di dieci anni dall'ultima visita di Remo Salvadori alla LABA - si terrà dalle 11 alle 13 e sarà preceduto da una breve presentazione a cura del professor Cresci. “E’ importante, per chi inizia un percorso, capire come opera 'sul campo' un artista - commenta il professor Cresci -. Cercheremo di dar vita ad un confronto aperto, fatto di domande, di interrogativi: un'occasione preziosa per riflettere e, allo stesso tempo, orientare i ragazzi, attraverso una testimonianza diretta e di grande spessore".

L’esperienza artistica di Remo Salvadori, nato a Cerreto Guidi nel 1947, prende l’avvio a Firenze: qui Salvadori frequenta l’Accademia di Belle Arti e in seguito prosegue il proprio percorso di ricerca a Milano, dove l’artista si stabilisce all'inizio degli anni ‘70 . Il suo nome emerge nel panorama dell’arte proprio a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, periodo nel quale sviluppa un linguaggio legato alla scultura, all'installazione e a interventi site-specific. Le prime opere mostrano una forte capacità interattiva con i luoghi vissuti dall'artista, come pure nei confronti dell’osservatore, del quale invocano l’attenzione.

Esponente della generazione successiva a quella dell’arte povera e dell’arte concettuale, Remo Salvadori, con poche altre personalità a livello europeo, dischiude un nuovo ambito di concezione e formulazione dell’opera: questa è veicolo ed esito di una costante attenzione dell’autore su ciò che lo circonda e su quanto egli interiormente verifica essere in stretta interrelazione con la realtà. Ha partecipato alle Biennali di Venezia del 1982, 1986 e 1993 e alle Documenta di Kassel del 1982 e 1992, oltre ad altre grandi mostre come The European Iceberg al Art Gallery of Ontario nel 1985. Tra le sue mostre personali più ampie e importanti si ricordano gli allestimenti al Magasin, Centre National d’Art Contemporain di Grenoble nel 1991, al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato nel 1997 e alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia nel 2005.

Fonte: Ufficio Stampa LABA Firenze

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