M5SCascina sul regolamento TARI

 

«'Venghino, signori venghino!'. A Cascina le attività imprenditoriali sono sempre le benvenute (ovviamente). Dopo la riduzione proposta dalla Giunta di un punto sull'aliquota IMU per i capannoni ad uso produttivo (esclusi grandi centri commerciali e banche) sembrava che almeno su un aspetto fossero state ridotte le tasse.

Questo però è stato solo uno specchietto per le allodole, perché ieri 23 Marzo nella Commissione congiunta Bilancio-Governo del territorio del Comune di Cascina, è stata proposta una modifica al regolamento TARI con un aumento della superficie imponibile per il calcolo della TARI. Ci riferiamo all'art.4 relativo ai "locali dove si svolgono attività produttive, commerciali o di servizi, e nei quali si producono anche rifiuti speciali non assimilati o pericolosi, al cui smaltimento il produttore provvede direttamente, e per i quali sia difficoltoso individuare con precisione quelli ove si producano esclusivamente rifiuti speciali non assimilati o pericolosi, si presume che la superficie, ai fini dell’applicazione della quota fissa e della quota variabile della tassa, sia determinata in modo forfettario".

Il "giochino" è semplice: sul testo si trovano dei valori percentuali ridotti. Peccato, però, che si riferiscano alla riduzione rispetto alla quantità di superficie reale da considerare come superficie imponibile per la TARI e, non come avveniva prima, percentuale della superficie reale da considerare come imponibile. Un giro di parole per dire "aumento". Per fare un esempio pratico, se prima la TARI per i gommisti veniva calcolata sul 20% della superficie reale, ora la stessa viene calcolata sul 65%, un aumento della superficie imponibile del 225%. E così a ruota: attività per l'artigianato e l'industria chimica aumento del 225%, attività per il florovivaismo aumento del 160%, autocarrozzerie +133%, ecc. ecc.

Claudio Loconsole e David Barontini, consiglieri del Movimento 5 Stelle di Cascina e Fabio Poli, consigliere di Progetto Cascina, sono convinti che il cambio di passo c'è stato, ma il passo è stato fatto all'indietro. A chi effettivamente verrebbe voglia di aprire un'attività commerciale con condizioni più gravose rispetto al passato? Purtroppo, però, nonostante l'aumento del gettito derivante sia dalla proposta di regolamento TARI, ma anche della COSAP,  il piano triennale delle opere pubbliche è ridotto all'osso e non vi è il minimo accenno al problema della regimazione idraulica. La delibera per l'approvazione del Regolamento TARI arriverà in consiglio il prossimo 28 marzo ed è certo che, se le condizioni non cambieranno, daremo battaglia.»

Fonte: M5S Cascina

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