Vaccini obbligatori per le scuole d'infanzia in Toscana, sei d'accordo? Il nostro sondaggio

"Noi abbiamo una responsabilità di governo anche prendendo decisioni che possono apparire impopolari. Quando con la persuasione non si ottiene nulla e quando è in gioco la salute pubblica, l'obbligatorietà è necessaria per il risultato". È con queste parole che l'assessore regionale alla Sanità Stefania Saccardi ha parlato qualche giorno fa in merito alla proposta di legge che prevede la vaccinazione come requisito per l'iscrizione ai nidi d'infanzia, ai servizi integrativi per la prima infanzia e alla scuola materna.

Parole che suonano come una precisa volontà politica, al di là delle proteste che tale proposta ha generato, di applicare questa norma. La proposta di legge è stata recentemente approvata in Giunta e ora dovrà passare per il consiglio regionale, nel frattempo è stata discussa in Commissione Sanità in oltre 80 audizioni e sembra che non tutti siano d'accordo all'interno dell'assemblea, in primis il M5S che ha parlato di "inutile aberrazione". Pareri favorevoli, invece, sono arrivati dal Ministro Lorenzin e dall'Ordine dei Medici.

Se la proposta di legge venisse approvata dal consiglio, la Toscana sarebbe la seconda regione che applica una normativa simile: la Regione Emilia-Romagna ha approvato una legge di questo tipo appena qualche giorno fa, reinserendo l'obbligatorietà della vaccinazione abolita nel 1999.

Ma la proposta al vaglio del consiglio regionale toscano va oltre la normativa dei vicini, infatti se la legge dell'Emila-Romagna impone il vincolo relativamente ai 4 vaccini obbligatori previsti dal Piano nazionale prevenzione vaccinale (difterite, poliomielite, tetano ed epatite B), la proposta approvata dalla Giunta toscana includerebbe anche i vaccini 'raccomandati' dal Piano (pertosse e haemophilus B (che sono nell'esavalente insieme ai 4 obbligatori), meningococco C e B, pneumococco, morbillo, rosolia, parotite, varicella).

E non è un caso che nei vaccini raccomandati ci siano anche quelli contro meningite e morbillo, due patologie che sono state registrate in Toscana (e che nel caso della meningite ha generato una più o meno giustificata psicosi collettiva a causa dei decessi che ha causato).

La proposta di legge sembra quindi rispondere a quella che viene percepita dal governo toscano come una questione di salute pubblica, da qui le parole ferme dell'assessore regionale: se esiste una qualche emergenza di carattere pubblico, questa sembra l'idea dell'assessore Saccardi, la scelta individuale del singolo passa in secondo piano.

Ma al di là della questione se sia giusto o meno il vaccino in sé, su cui ognuno potrebbe addurre documentazioni e studi vari, il problema che si pone è quello della competenza delle istituzioni in questa materia: in qualche modo la proposta, secondo alcuni, creerebbe un'ingerenza nei confronti di una scelta del genitore, discriminando l'accesso ad un servizio pubblico. Che questo sia motivato da una presunta esigenza di salute pubblica per molti non sembra una giustificazione.

E va precisato che non è il vaccino in sé ad essere in discussione: il CLiVa (Comitato per la libertà di scelta vaccinale), nato per opporsi alla proposta di legge, specifica, seppure tra qualche ambiguità, che "non siamo ribelli, non siamo contro i vaccini, ma contro una politica vaccinale che li impone". La tendenza del Comitato sembra di fatto tendere verso la messa in discussione dell'assoluta sicurezza e attendibilità delle politiche vaccinali, pur senza demonizzarle.

La questione però, in questa sede, non è tanto quella di dare un giudizio sul vaccino in quanto strumento di prevenzione delle malattie, ma quella di capire se sia competenza dei governi locali imporre l'obbligatorietà di questo come requisito per accedere ad un servizio pubblico. Ciò in un contesto di lieve flessione della media di vaccinazioni annue e di diffusione di patologie come meningite e morbillo.

gonews.it chiede ai suoi lettori di dare un parre sulla vicenda nel nostro sondaggio di questa settimana. Si può votare fino alle ore 13 di lunedì 3 aprile.


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