SpeleoMannari in spedizione a Creta a caccia di nuove grotte

Da Viareggio, Firenze, Viterbo, San Marcello Pistoiese e Collesalvetti


 

SpeleoMannari alla scoperta di Creta. Un gruppo formato dai 5 speleologi parte venerdì 31 marzo alla volta dell’isola, per scoprire grotte all’interno del suo massiccio carsico.

In attesa di trovare nuove vie di accesso alla parte finale dell’Olivifer sulle Alpi Apuane (la terza grotta più profonda d’Italia a meno 1.215 metri), e dopo il record dell’abisso Roversi, per gli aderenti al gruppo mannaro Zairo Nucciotti di Viareggio, Filippo Dobrilla di Firenze, Paolo Forconi di Carbognano (Viterbo), Marco Marovelli di San Marcello Pistoiese e Nicolò Mosca di Collesalvetti è ora la volta di esplorare una nuova zona.

“La speleologia destrutturata, un tempo chiamata trasversale, sta crescendo – spiegano Forconi e Marovelli -. Questo ha permesso la nascita di nuove modalità di legame sociale, non più fondate su appartenenze territoriali, relazioni istituzionali o rapporti di potere spesso dettati da schemi oligarchici tipici dei gruppi speleo, ma sul radunarsi intorno a centri d'interesse comuni come progetti esplorativi di cavità sia in Italia sia all'estero. Ecco come sono nati gli SpeloMannari: uno dei primi fenomeni Italiani di aggregazione speleologica ‘spontanea’, che ora ha in preparazione la prima spedizione speleologica di tipo ricognitivo nell'isola di Creta nella Grecia meridionale”.

I 5 sono speleologi esperti, che hanno maturato varie esperienze nazionali ed internazionali. La missione durerà circa un mese, ma questa prima parte, primaverile, terminerà venerdì prossimo 7 aprile. Un nuovo viaggio è già previsto in autunno.

“Partendo dallo storico esplorativo fatto da altre missioni ricognitive sull'area – proseguono gli SpeleoMannari - le nostre ricerche si concentreranno su aree nuove come la zona est ed il centro isola, su una quota tra i 1600 e i 1300 metri. Al ritorno pubblicheremo una relazione esplorativa che metteremo a disposizione della collettività speleologica e di chi vorrà organizzare esplorazioni future”.

Fonte: Ufficio Stampa

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