Cyberbullismo, la Polizia incontra gli studenti per spiegare il fenomeno

La Polizia di Stato alla scuola secondaria di primo grado di Chiusi “Galileo Galilei”

E’ stato un bell’incontro quello che si è tenuto con la Polizia di Stato alla scuola secondaria di primo grado di Chiusi “Galileo Galilei”, dell’Istituto Comprensivo “Graziano da Chiusi”.

Per tutta la giornata, il funzionario Gianluca Massettini del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni e altri poliziotti, arrivati appositamente da Firenze, insieme al dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chiusi Valter Allegria, hanno affrontato i temi del cyberbullismo, dei pericoli della Rete e della Navigazione sicura sul Web con oltre un’ottantina di studenti, i genitori gli insegnanti e le Autorità.

Agli incontri, mattutino e pomeridiano, intervallati da un pranzo alla mensa scolastica offerto dal Comune di Chiusi, che sono stati organizzati dal Dirigente Scolastico Salvatore di Costanzo insieme ad Annamaria Martini,  erano infatti presenti anche il Sindaco Juri Bettollini e l’Assessore alla cultura Sara Marchini.

Il funzionario della Polizia di Stato Massettini ha letteralmente catturato l’attenzione dei giovani sull’argomento, coinvolgendoli con numerosi esempi ed alcuni videoclip, consigliando i ragazzi sulle cautele da usare mentre si naviga su Internet e soffermandosi sui reati, come quello di pedofilia, che si possono commettere abusando della Rete, o su quelli che possono essere consumati dai minori, semplicemente postando immagini e video che ledono la reputazione o la dignità di altri.

Bettollini, che ha molto apprezzato l’iniziativa comprendendo bene la portata del fenomeno, ha assimilato la navigazione sul Web alla circolazione stradale per la quale oggi, rispetto a prima, occorre un patentino, visti i maggiori percoli insiti nella circolazione.

Il dirigente del Commissariato Allegria ha sottolineato la presenza locale della Polizia di Stato sensibilizzando insegnanti e genitori a segnalare tempestivamente ogni situazione di disagio che possa essere notata tra i ragazzi, ringraziandoli allo stesso tempo per quanto finora è stato svolto.

Fonte: Questura di Siena

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