Ex liceo Marconi, il M5S: "Usciti dall'aula del consiglio per evitare l'ennesima discussione inutile"

(foto gonews.it)

Viste le nebulose vicende che si sono susseguite dal 2008 ad oggi, gli studi di fattibilità fatti e mai protocollati in Provincia, la mancata prospettiva di quantificare le spese per una messa in sicurezza degli immobili di proprietà pubblica (gli ex liceo Marconi di via Catena e di San Donato) e le rocambolesche menzogne del Partito Democratico, ci teniamo a fare chiarezza su quanto accaduto e sulla nostra posizione in merito.

Nel Consiglio Comunale del 28 marzo, insieme alle altre opposizioni, abbiamo ritenuto necessario uscire dall’aula per evitare l’ennesima inutile discussione, affrontata già in altre sedi (vedi i precedenti Consigli comunali, le commissioni e le passate consulte), con un PD sordo, già indirizzato, insieme al Sindaco, verso la realizzazione di un nuovo “polo scolastico” in zona Fontevivo.

La nostra posizione, non è una posizione campanilistica, come definita dal nostro Sindaco, ma una questione economica e logica.

Nel 2009 la Provincia ritenne vantaggioso acquistare un immobile all'interporto per lasciarci “provvisoriamente” ben otto anni i ragazzi del liceo Marconi. La strada più celere ed economicamente vantaggiosa al momento sarebbe mettere in sicurezza la struttura di S.Donato, ma questa ipotesi pare non essere stata presa in considerazione, chissà perchè. La dirigente Provinciale dott. ssa Carluccio, durante una Consulta con i tecnici, ha affermato che ad oggi grazie alle nuove tecnologie tutto è recuperabile basta che la politica si metta d’accordo. Con la scusa della scarsa disponibilità economica e il rischio di dover pagare l'affitto superati i due anni per la sistemazione di via Trento, immobile non votato a edificio scolastico, invece si va in un’unica direzione: quella di spendere come minimo 15 milioni di euro per la costruzione di una nuova struttura.

Si comprende ancor meno l'esigenza repentina di demolire la storica struttura del Marconi in via Catena, visto che la Provincia e la Regione non hanno soldi da destinare all'edilizia scolastica. Tra l’altro, non è certo neanche il reperimento dei fondi per la nuova costruzione a Fontevivo, prevista dal Sindaco e la maggioranza in Consiglio. Temendo quindi altre false promesse ci sembra il minimo pretendere che la demolizione del Marconi debba avvenire solo dopo aver effettuato una nuova perizia che quantifichi i costi di messa in sicurezza o un progetto di realizzazione del terzo lotto del Cattaneo e il reperimento dei finanziamenti.

 

Fonte: MoVimento 5 Stelle San Miniato

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