Problema casa, l'Unione Inquilini si scaglia contro Ziello

L'ingresso principale del municipio di Cascina (foto gonews.it)

"L'Unione Inquilini di Pisa ritiene che il giovane Assessore Edoardo Ziello, ma soprattutto la Struttura Sociale del Comune di Cascina, non conoscano quali attività a favore degli inquilini ha svolto, e svolge da venti anni, la nostra Associazione del Volontariato nel territorio di Cascina, oltre a quella effettuata a Pisa dal 1975; al punto che la Dirigente dell'Ufficio Sociale dr.ssa Carrozzo a gennaio dello scorso anno ha escluso l'Unione Inquilini da un concorso per l'assegnazione di un locale comunale destinato alle Associazioni ONLUS ritenendoci un sindacato.

Infatti se l'Assessore conoscesse la nostra storia non avrebbe scritto che l'Unione Inquilini "spinge i nuclei familiari a tenere un atteggiamento di chiusura e di sfida nei confronti delle Istituzioni con proposte irresponsabili. Forse  ha fatto confusione con altre associazioni.

Da sempre l'Unione Inquilini di Pisa è fermamente contraria alle occupazioni abusive di alloggi popolari, soprattutto perché alimentano la "guerra tra poveri". Tanto meno la nostra Associazione cura soltanto gli interessi degli iscritti. Anzi la missione prioritaria dell'Unione Inquilini è quella di adoperarsi per ottenere l'affermazione del diritto alla casa per tutti, come previsto dalla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e dalla nostra Costituzione ! A questo scopo collaboriamo con le Istituzioni e facciamo proposte fattibili concrete per affrontare il dramma sociale dell'emergenza abitativa, proposte purtroppo sempre ignorate da chi ha amministrato il Comune di Cascina.

Avendo avuto per dieci anni nel Consiglio Comunale di Cascina un nostro valido dirigente (il dr. Ouday Ramadan) sappiamo bene per quali vicende amministrative e morali il Comune non è oggi in grado di dare alcuna soluzione abitativa decente alle famiglie indigenti senza casa o sotto sfratto, ed è pertanto inutile che l'Ufficio Sociale e il nuovo Assessore si trincerino dietro la scusa che le famiglie sotto sfratto "non hanno atteggiamenti collaborativi e non rispettosi delle istituzioni rinunciando alle offerte di albergazione avanzate dal Comune" per cercare di giustificare la loro  storica inefficienza nell'affrontare l'emergenza abitativa.

Con quale sensibilità sociale e umanitaria la Dirigente della Stuttura Sociale ritiene sia possibile sistemare provvisoriamente in  locali promiscui o in affittacamere  famiglie senza casa, composte da 4 o più persone con figli minori o anziani invalidi, poi abbandonandole a se stesse? E' ovvio che da parte delle famiglie sfrattate, ma anche dei dirigenti dell' Unione Inquilini, non ci sia il consenso sulle pessime sistemazioni di fortuna proposte dalla Struttura Sociale, quando esistono centinaia di immobili sfitti da anni che potrebbero essere utilizzati per alleviare l'emergenza abitativa.

E' assurdo  sostenere che l'avv. Lazzeri, Segretario Provinciale dell'Associazione, pensi soltanto agli interessi degli iscritti e scrivere che il Presidente Barachini "dovrebbe prendere in mano la situazione dei due iscritti per farli ragionare, facendoli avere un atteggiamento collaborativo e rispettoso delle Istituzioni", sia perchè le due famiglie non sono iscritte all'Unione Inquilini, ma soprattutto perchè, come tutte le persone, hanno diritto ad una propria abitazione decorosa pagando un canone proporzionato al reddito familiare.

Chi invece  dovrebbe fare il proprio dovere sociale istituzionale sono i dirigenti degli uffici preposti all'assistenza dei bisognosi di casa, che sembra non vogliano capire il dramma delle famiglie che, in seguito alla perdita del lavoro, finiscono per diventare morose e poi sfrattate, senza trovare un'adeguata assistenza dalle Istituzioni, se non proposte di provvisorie albergazioni in locali in comune con altre famiglie ugualmente senza casa.

Per evitare questa vergognosa soluzione abitativa, l'Unione Inquilini, consapevole dell'insufficienza di alloggi popolari disponibili, ha più volte proposto inutilmente alle precedenti Giunte di "sinistra" la costituzione di un'Agenzia casa (come ha fatto il Comune di Pisa sin dal 1998 ed altri Comuni della Provincia), che prenda in locazione alcuni dei numerosi alloggi sfitti di proprietà privata per sublocarli a canone ridotto alle famiglie sfrattate indigenti. Sino dal suo insediamento questa proposta di costituzione di un'Agenzia Sociale per la casa, prevista anche dalla Legge Regionale n° 13/2015, è stata da noi avanzata all'Assessore Ziello, ma ancora senza risultato. Anzi l'Assessore non ha neppure voluto che nelle Commissioni Casa comunali vi siano rappresentanti degli inquilini, come invece avviene in tutti i Comuni della Provincia con problemi abitativi".

Virgilio Barachini e Claudio Lazzeri, responsabili Unione Inquilini di Pisa

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