Gandola (FI) da Nardella: "Salviamo il liceo Agnoletti"

"La soppressione della sede distaccata del Liceo Agnoletti rappresenta uno fra i più fragorosi disastri della Giunta del Sindaco Fossi. L’assessore Roso dovrebbe assumersi tutta la responsabilità del disastro". Esordisce così Paolo Gandola, Capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio che si è recato dal Sindaco metropolitano Dario Nardella per consegnargli la petizione #SaveAgnoletti per contestare la soppressione dell’unica sede liceale presente a Campi Bisenzio che ha raggiunto circa 300 adesioni tra cittadini, studenti e membri della Comunità. Presenti all’incontro oltre al Capogruppo Gandola, Chiara Martinuzzi, consigliera comunale azzurra, Elisa Lotti, coordinatrice comunale e Angelo Victor Caruso, responsabile dei giovani di Forza Italia.

"Ringraziamo il Sindaco Nardella per la disponibilità che ci ha accordato ma non possiamo non evidenziare come si sia rimasti basiti nel comprendere come il Sindaco metropolitano fosse praticamente all'oscuro dei termini della questione. Segno questo che da parte del Sindaco Fossi e dall’Assessore alla Scuola Roso non è pervenuta in Città Metropolitana alcuna richiesta precisa né per chiedere la costruzione di una nuova scuola né per richiedere sistemi di collegamento tra Campi e Sesto in previsione della costruzione, entro il 2020, della nuova sede del Liceo presso il Polo Scientifico di Sesto.

Nella petizione consegnata a Nardella, raccontano i rappresentati di Forza Italia, abbiamo ricordato come storicamente presso il Comune di Campi Bisenzio si sia registrato un positivo andamento delle nascite visto che, anche oggi, i bambini residenti nel Comune di Campi Bisenzio fra gli 0 ed i 3 anni sono 1346, il 28,3% dei quali non comunitari, su un totale di 46.166 residenti.

Pur Tuttavia, a fronte di questi dati confortanti e sorprendenti, presso il Comune di Campi Bisenzio non si è mai proceduto ad una reale e fattiva implementazione dei servizi scolastici, di ogni ordine e grado, ritrovandoci spesso a dover gestire con affanno le emergenze annuali dovute all’eccessivo numero di iscrizioni presso le diverse strutture scolastiche.

Per questa ragione, abbiamo evidenziato come fin da subito si sia appreso con rammarico del protocollo d’intesa firmato nel Giugno 2013, concluso tra Regione Toscana, Provincia di Firenze, Università degli Studi e Comune di Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino che ha decretato la soppressione della sede distaccata del Liceo Agnoletti in vista della nuova costruzione dell’unica sede del Liceo nella Città di Sesto Fiorentino.

Al riguardo, pur potendo anche concordare che nell’ottica di una razionalizzazione del patrimonio edilizio scolastico, finalizzata al miglioramento dell’offerta formativa sul territorio, sia opportuna l’unificazione in un unico plesso delle due attuali sede del Liceo Agnoletti per offrire a studenti e docenti i medesimi servizi, al contempo, non possiamo non esprimere il nostro assoluto rammarico per la perdita di un importante presidio scolastico che fino ad oggi contempla la presenza di ben 12 classi, 237 studenti ed oltre 30 insegnanti.

Quello che fa davvero rabbia è verificare come il Sindaco Fossi e l’Assessore Roso abbiano firmato quel protocollo senza battere ciglio e richiedere precise contropartite per la nostra Città giacché quel protocollo, che il Sindaco Fossi ha negato fino a poche settimane fa, arrecherà nefaste conseguenza per Campi Bisenzio, che si configurerà come l’unico Comune toscano, con una popolazione superiore ai 30.000 abitanti, senza la presenza sul proprio territorio di una scuola media superiore.

Della nuova scuola da costruire nei pressi dell'area Hidron come il Sindaco Fossi prometteva nel suo programma elettorale, Nardella ha precisato di non saperne alcunchè testimoniando come quell'idea fosse generica e priva di alcun minimo fondamento.

Non solo Liceo Agnoletti soppresso, la tradizione lirica campigiana è scomparsa, Campi Lirica sta chiudendo i battenti, il Museo Manzi sta vivendo uno dei suoi periodi più difficili: l’assessore Roso adesso faccia un serio mea culpa e si assuma le proprie responsabilità amministrative e politiche. Oramai è acclarata tutta la sua inadeguatezza a gestire le deleghe che le sono state assegnate", concludono Gandola, Martinuzzi, Lotti e Caruso.

Fonte: Ufficio Stampa

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