From Russia with Lithio: la rock band toscana ci racconta la speciale tournée

Quanti compromessi nella continua lotta tra le aspirazioni da musicista e la dura realtà del dover portare a casa la pagnotta? I Lithio, rock metal band toscanissima di cinque elementi provenienti da Signa, Firenze, Empoli, Pisa e San Miniato, hanno messo da parte le necessità lavorative per due settimane tiratissime di concerti in Russia. Che poi, non è mica una gita del liceo: 12 concerti nella parte occidentale della Grande Madre Russia, da San Pietroburgo scendendo giù fino a Rostov, Sochi e Volgograd. Settemila km macinati, quasi un concerto a sera e in questa grande vetrina non puoi permetterti di sbagliare: ogni serata bisogna dare il massimo, la performance deve essere perfetta. È Lithio Land, bellezza.

Walter Profeti, bassista della città della Rocca, a pochi giorni dal rientro ci ha raccontato il suo punto di vista, anticipando che di questa tournée verrà estrapolato un documentario unico.

"Siamo partiti piuttosto scettici in merito ai locali in cui avremmo suonato e alle persone che avremmo incontrato - racconta -. In realtà poi tutto è molto figo. Ci sono tutti i tipi di spazi che ti servono, dal palazzetto al bar della città di periferia fino al locale super attrezzato. La performance live c’è, per giovani e meno giovani".

E anche l'accoglienza umana non delude: "Ci avevano detto che i russi sono freddi e distaccati, ma per un musicista è proprio un altro mondo. Sia a locale pieno che con 20 persone tutti sono concentrati su quello che fai, c'è molto trasporto e molta emozione. Quando suoniamo e il pubblico è a mangiare, la gente si ferma e viene sotto al palco. Non sei un riempitivo, ma l’attrazione principale".

Atterrati con la stagione del disgelo, i Lithio hanno trovato calore soprattutto nelle persone. "È stata un'esperienza fantastica. Nessuno ci conosceva ma a fine concerto avevamo la gente che saliva sul palco per farsi un selfie, tutto il merchandising in vendita è andato a ruba, le persone cominciano a seguirti su Instagram". Addirittura, continua, "abbiamo firmato un'auto, una chitarra acustica, un reggiseno".

Il contatto più vicino che arriva con una band che non canta nemmeno inglese. La particolarità dei Lithio infatti è quella di proporre esclusivamente testi in italiano, scritti da tutti i membri della band. "Nel roster della nostra agenzia (JackRock Agency & Bagana Rock Agency) siamo l'unica band che canta in italiano, ma questa è una caratteristica apprezzata in Est Europa. La loro musica è influenzata anche dall'Italia, in parte anche dagli stereotipi".

La fine del tour russo coinciderà, salvo qualche data eccezionale, con il periodo di scrittura del nuovo disco (Lithioland è datato febbraio 2016). "Abbiamo fatto 30 date in tutta Italia e da quando è uscito l'ultimo disco non ci siamo mai fermati. Abbiamo anche dovuto fare una preparazione diversa per il Russian Tour. In estate inizieremo a scrivere il nuovo disco". In ballo, ci svela il bassista, ci sono "progetti e collaborazioni nazionali e internazionali".

Quando torni dici: “Io devo solo fare questo”. Ingiusto dedicarci il 100% del tempo, già venerdì a Trieste ritorneremo alla realtà. I Lithio hanno la loro storia di anni e di cose fatta. Volontà di investire e lavorare. Progetto sempre più completo. In un anno vorrei avere i margini per farlo diventare un lavoro.

L'obiettivo però è sempre lo stesso: fare della musica il proprio lavoro. "I Lithio hanno la loro storia da anni (la formazione risale al 2002, NdR) e di cose ne abbiamo fatte. Abbiamo la volontà di investire ancora più tempo e di lavorare a un progetto in maniera sempre più completa". Senza mezzi termini, ci racconta: "Entro un anno vorrei avere i margini per farlo diventare un lavoro".

I Lithio sono Daniele Scardina alla voce, Walter Profeti al basso, Marco Benvenuti e Matthieu Angbeletchy alle chitarre e Leonardo Mitidieri alla batteria. Potete trovarli su Facebook alla pagina LITHIO e sul loro profilo Instagram @lithioland

Elia Billero

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