Molestie su un treno della tratta Firenze-Pisa, i consigli della psicologa

Le storie come questa sono quelle che non si vorrebbero mai raccontare, i fatti che non vorremo mai vedere, che sentiamo lontani come quelli raccontati dal telegiornale nazionale in qualche metropoli lontana. E invece, una volta che si apre l'argomento, riaffiorano i duri ricordi delle donne che ci sono già passate, di chi "conosce un'amica a cui è successo", di chi invece ha vissuto esperienze come queste. Parliamo delle molestie sessuali. Vi raccontiamo infatti un episodio avvenuto pochi giorni fa.

Siamo lungo la tratta ferroviaria che collega Firenze a Pisa, in un pomeriggio della settimana scorsa, alle porte di Pasqua. Una ventenne, di cui riferiamo solo a grandi linee la testimonianza per esplicita richiesta e per proteggere la sua privacy, sta viaggiando in un vagone con alcune persone. La giovane finisce nel mirino di un uomo seduto non distante. Lui vede lei e viceversa. L'uomo comincia a masturbarsi di fronte alla ragazza e non viene scoperto da altri.

La giovane non ha la forza di chiamare qualcuno per denunciare il fatto, rimane bloccata. Il maniaco finisce il suo rapporto e si ricompone. La testimonianza, raccontata in maniera essenziale, si chiude qui, in un velo di riserbo che preferiamo non scoprire.

Il problema però purtroppo rimane, così come lo shock subìto. Che fare in occasioni come queste, quando una donna si sente umiliata da uno sconosciuto?

Lo abbiamo chiesto a Carlotta Di Girolamo, psicologa e psicoterapeuta del centro Co.Me.Te, operante a Firenze e a Poggibonsi.

"C'è chi può rimanere paralizzata e chi invece ha reazioni più attive. Capisco che dire di non farsi prendere dal panico sia più facile a dirsi che a farsi. Consiglierei di chiamare soccorso e di allontanarsi, è bene cercare aiuto e non isolarsi. Capisco anche che una donna si possa sentire toccata nell'intimo e che possa temere che il molestatore vada oltre".

Quali danni può provocare una violenza di questo tipo?

"Non c'è una letteratura specifica nel merito dei danni, queste sono cose per cui anche le reazioni possono essere diverse da persona a persona. Anche per i reati di abuso e violenza sessuale bisogna poi considerare le specifiche su quante volte è accaduto, chi è la vittima, ecc. Ci si sente umiliate o usate rispetto alla ricerca di piacere di chi si trova davanti. Fatti come questo potrebbero incentivare uno scarso senso di autostima, a seconda della personalità della persona. Come detto non tutti reagiamo allo stesso modo".

Da psicologa come affronta la questione con le sue pazienti?

"Sono situazioni difficili, mi trovo spesso a gestire e a trattare queste cose, molte volte si va oltre il gesto di cui parlavamo. Bisogna capire di cosa hanno bisogno le persone che hanno assistito a scene come questa. Se la sensazione è di non riuscire a superare questo fatto, consiglio sicuramente di chiedere aiuto a centri antiviolenza o a psicologi e psicoterapeuti".

Comunque lei consiglia di denunciare l'accaduto sempre.

"Sì, anche solo per cercare un po' più di giustizia per sé. Chi subisce queste cose deve considerare che non accade solo a lei, bisogna denunciare anche per sentirsi meno sole. E soprattutto per prevenirle o diminuirle".

Tutte le notizie di Toscana

<< Indietro
torna a inizio pagina