Mostra Internazionale dell'Artigianato

Mostra Internazionale dell'Artigianato, la lavorazione del cotto con Gino Vadi

(foto gonews.it)

All'interno della Fortezza Da Basso, una serie di eventi e dimostrazioni sono organizzati tutti i giorni per la Mostra Internazionale dell'Artigianato. Nei padiglioni e nel cortile si rinnovano le più disparate tecniche artigiane, con radici storiche che si perdono nella notte dei tempi.

Visitare la Mostra è affascinante anche perché si è a stretto contatto con le più antiche arti e con i mestieri da ogni parte del mondo. Al piano terra della Palazzina Lorenese nell'ambito dell'iniziativa 'I mestieri dell'arte tra Tevere e Arno', oggi, 25 aprile, la dimostrazione artigiana ha riguardato il cotto pregiato toscano.

Gino Vadi, artigiano di Cortona, è seduto al suo sgabello. Sul tavolo davanti a lui sono posati dei pezzi di galestro, un magma utilizzato per le sue lavorazioni che cuoce a una temperatura molto più elevata dell'argilla e che una volta cotto assume sfumature dal rosso al beige, una materia forte che ha una tinta delicata.

Gino Vadi e suo figlio Robi esportano le loro lavorazioni in tutto il mondo, i loro maggiori acquirenti sono in Germania e in Belgio. Sono in esposizione con i loro manufatti anche in Polonia. E' la prima volta che partecipano alla Mostra Internazionale dell'Artigianato: quest'anno hanno risposto all'invito del CNA di Arezzo.

Il signor Gino utilizza pochi attrezzi, una spugna imbevuta d'acqua, dei legnetti, un chiodo, ma soprattutto adopra le mani. Con le dita scava solchi profondi attorno agli occhi del volto che prende forma e che assume un'espressione unica, così come ha deciso il suo realizzatore.

Tra le loro opere, una che va per la maggiore è la riproduzione delle regioni in cotto. Nel loro stand c'è un'Italia interamente realizzata in questo materiale.

Chiarastella Foschini

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