Incontro del Comune con gli studenti dell'Istituto Cecchi per i 60 anni di Europa e i 30 anni di Erasmus

Un incontro per festeggiare insieme agli studenti un progetto importante per il futuro dei giovani e per mantenere vivo il “senso” di un’Europa unita. E’ stato questo il significato con il quale il Comitato gemellaggio Fucecchio-Nogent sur Oise e il Comune di Fucecchio hanno organizzato l’appuntamento di questa mattina dedicato all’Europa e al progetto “Erasmus” con alcune classi dell’Istituto superiore “A. Checchi” di Fucecchio.
Sono intervenuti il sindaco Alessio Spinelli, la vicesindaco Emma Donnini e la presidente del Comitato gemellaggio Barbara Cupiti. Si è trattato di un appuntamento molto partecipato che si è svolto in più fasi anche attraverso la proiezione del film L’auberge Espagnole e, in chiusura, con un Flash-mob.
“Un buon gemellaggio – ha sottolineato il sindaco Alessio Spinelli - aiuta a rafforzare la cittadinanza europea attiva, creando legami tra i cittadini, promuovendo e aiutando a creare un'identità europea che ci permetta di far parte di un’unica comunità di valori. Inoltre, consente alle persone di condividere la vita quotidiana, di scoprire nuove culture e di discutere di questioni importanti come la pace, l’ambiente, il futuro dell'Europa, i diritti umani, l'inclusione sociale, lo sport”.
Su questo fronte, a Fucecchio è molto attivo il Comitato del gemellaggio con Nogent sur Oise. Come spiega la presidente Barbara Cupiti.
Come riuscite a coinvolgere gli studenti nei vostri progetti?
Esistono diversi modi di coinvolgere le scuole nel gemellaggio. Spesso, gli scambi studenteschi rappresentano il punto culminante di un gemellaggio e possono contribuire a stimolare l'interesse per l'apprendimento della lingua del paese partner. Queste azioni tendono a coinvolgere un gran numero di persone dato che, per loro natura, coinvolgono anche i genitori, gli insegnanti, il personale scolastico, le associazioni studentesche, ecc.
Un altro modo consiste nel collegare i gemellaggi all'e-Twinning, il programma di apprendimento a distanza dell'Unione Europea che promuove la collaborazione tra scuole in Europa attraverso Internet. Fornisce sostegno, strumenti e servizi per agevolare le scuole nella creazione di associazioni a breve o lungo termine in qualsiasi disciplina. In questi 60’anni l’Unione Europea ha immagazzinato una mole spaventosa di dati e informazioni che rappresentano un patrimonio per chiunque voglia approfondire questioni specifiche. Oggi questo patrimonio di dati prodotti dalle istituzioni e da altri organi dell'Unione Europea è accessibile attraverso il portale “Open Data” (https://data.europa.eu/euodp/it/data ). I dati possono essere liberamente utilizzati, collegati tramite link, a fini commerciali o non commerciali. Una piattaforma utilissima per ricercatori, sviluppatori di applicazioni informatiche, giornalisti, scuole (per lavori di approfondimento guidati dai professori con il coinvolgimento diretto degli studenti - video tutorial https://data.europa.eu/euodp/it/open-data-video ).
Guardate al futuro per porre le basi per nuovi scambi?
Il gemellaggio può creare un ambiente ideale in cui sviluppare nuove tecniche di cooperazione. Lo scambio di esperienze, oltre a favorire la riflessione congiunta su questioni specifiche, può aiutare a trovare soluzioni o ad apportare miglioramenti. Tutto in preparazione, in attesa che i ragazzi crescano per poter partecipare all’Erasmus.
L’Erasmus festeggia 30 anni. Perché studiare all’estero?
E’ un’esperienza, è il modello internazionale di formazione e lavoro giovanile: chi ha fatto l’Erasmus ha una marcia in più. Questo progetto è in continuo divenire affinché sempre più giovani possano viaggiare all’estero, imparare le lingue, condividere culture e valori diversi. L’Erasmus permette di accedere ad una formazione migliore perché con maggiori possibilità di lavoro, ma soprattutto forma giovani europei che imparano ad amare le diversità, il valore del confronto, dell’accoglienza, del dialogo, della libertà. Giovani che comprendono e lottano per la difesa del progetto europeo contro la sua disintegrazione: scoprirsi europei e fare propri i valori trasmessi dai padri fondatori. Il Progetto Erasmus, contribuendo allo sviluppo della cultura, è il miglior antidoto contro i muri che separano e contro il terrorismo che distrugge.

Fonte: Comune di Fucecchio- Ufficio Stampa

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