Torna Bicincittà in Valdera: una pedalata per l'ambiente aperta a tutti

Bicincittà 2016

Domenica 14 maggio, in occasione della giornata nazionale della bicicletta, si svolgerà l'evento Bicincittà. La pedalata a misura di ambiente, di famiglia e totalmente priva di competizione che si terrà contemporaneamente a Pontedera, Ponsacco, Capannoli e La Rosa di Terricciola.

Al termine dell’iniziativa verranno estratte quattro biciclette (una per ogni comune) realizzate dal laboratorio della Comunità 'La Badia': si tratta di biciclette abbandonate o dimenticate, pronte a tornare sulla strada dopo il restyling dei ragazzi della Comunità.

Bicincittà 2017

La manifestazione nazionale Bicincittà, nata oltre 20 anni fa per affermare il diritto a città vivibili e per affrontare i temi dell’uso consapevole dell’acqua, dei rifiuti, dei trasporti a minor impatto ambientale.
Vogliamo rimettere l’uomo in equilibrio con l’ambiente urbano in cui spesso vive, per avviare un processo di cambiamento dei nostri centri urbani e realizzare una Città a misura di cittadino. La pratica diffusa dello sport in città, in particolar modo quello destrutturato: camminare, correre, andare in bicicletta e/o quello postmoderno: parkour, skate, hip-hop sono carichi di significati e contenuti ideologici; hanno in sé la richiesta di cambiamento quindi possono concorre a generare nel cittadino una visione nuova delle potenzialità corporee e nel contempo offrire a progettisti ed amministratori una dimensione innovativa per ridisegnare gli spazi urbani, pensando alle strade, ai marciapiedi, alle piste ciclabili come grandi impianti sportivi per tutti.

Bicincittà nasce da una visione dello sport che affronta il problema dell’inquinamento nel suo complesso: dall’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, alla trasformazione del complesso della mobilità, alla sostenibilità della produzione industriale, alla eco-efficienza del patrimonio edilizio. Uno dei principali obiettivi della manifestazione è la salvaguardia dell'ambiente, la trasmissione di una 'filosofia' pubblica dell'ambiente, in quanto il problema ambientale è fondamentalmente conseguenza di un certo sviluppo moderno. Per salvaguardare l'ambiente è ormai indispensabile abbassare i propri limiti di consumo, attingendo sempre di meno dalle risorse naturali e definendo una maggiore attenzione ai prodotti di scarto. Sarà necessario fissare un limite generazionale all'uso delle risorse definendo come principio che la natura non è proprietà di nessuno ma è compito nostro salvaguardarla.

La Uisp mediante questa iniziativa, intende indicare alle Pubbliche Amministrazioni modelli a cui fare riferimento: lo studio dell'impatto ambientale delle manifestazioni, la riqualificazione urbana, la riconversione energetica degli impianti sportivi, la gestione delle risorse naturali, gli acquisti verdi, lo smaltimento dei rifiuti; tali modelli da perseguire rappresentano i temi principali del nostro impegno e la scommessa per il futuro. Non si tratta solo di fare pressione sui Governi delle nostre città e del Paese, ma dobbiamo fare scelte anche nelle nostre attività, nei nostri gesti quotidiani. Siamo tenuti a fare scelte importanti, significative verso l'unico orizzonte immaginabile: lo sviluppo sostenibile. La Uisp con Bicincittà presenta un grande 'patto di solidarietàì con l'ambiente.

Perchè Bicincittà

Lo scenario internazionale è in continuo divenire ed al centro della trasformazione geopolitica ed economica sostenibile del mondo gli argomenti critici sono: l’aumentata impronta ecologica delle città e gli effetti dell’uomo sull’ecosistema (cambiamento climatico e perdita di biodiversità). Per un futuro sostenibile la trasformazione delle città rappresenta un punto centrale delle agende di tutti i governi locali e nazionali. La città rappresenta il nodo intorno a cui si intrecciano e si dipanano le emergenze umane, ambientali, sociali e culturali più drammatiche del nostro tempo e contemporaneamente lo scenario di soluzioni possibili praticabili.

Una situazione di empasse grave pertanto, con ricadute notevoli sulla salute pubblica e sulla qualità di vita dei cittadini. La città è da ripensare e da riprogettare. Una delle strade indicate oggi è quella delle 'Smart city': interventi di progettazione sistematica che vedono città come un insieme coordinato e che utilizzano le tecnologie 'intelligenti' per rendere i centri urbani sostenibili sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista sociale.

La Uisp è consapevole che un ruolo determinate in tale processo lo debba dare lo sport sostenibile. Lo pensa, lo scrive e con tanti sforzi prova a metterlo in pratica da anni. Le nostre manifestazioni nazionali in particolare Vivicittà e Bicincittà nate oltre 20 anni addietro per affermare il diritto a città vivibili si sono dotate, negli anni, di sistemi di misurazione del loro impatto ed affrontano i temi dell’uso consapevole dell’acqua, dei rifiuti, dei trasporti a minor impatto ambientale.

Vogliamo rimettere in gioco l’uomo con le sue capacità di relazione, anche attraverso il corpo, con la sua fisiologia, con la sua energia perché torni ad essere l’indicatore di riferimento della qualità della vita delle nostre città. Vogliamo rimettere l’uomo in equilibrio con l’ambiente urbano in cui spesso vive, per avviare un processo di cambiamento dei nostri centri urbani e realizzare una Città a misura d’uomo. La pratica diffusa dello sport in città, in particolar modo quello destrutturato: camminare, correre, andare in bicicletta e/o quello postmoderno: parkour, skate, hip-hop sono carichi di significati e contenuti ideologici; hanno in sé la richiesta di cambiamento quindi possono concorre a generare nel cittadino una visione nuova delle potenzialità corporee e nel contempo offrire a progettisti ed amministratori una dimensione innovativa per ridisegnare gli spazi urbani, pensando alle strade, ai marciapiedi, alle piste ciclabili come grandi impianti sportivi per tutti. Camminare, pedalare, correre, sono tutte capacità che generano una 'mobilità dolce'.

Una visione dello sport che affronta il problema dell’inquinamento nel suo complesso, dall’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, alla trasformazione del complesso della mobilità, alla sostenibilità della produzione industriale, alla eco-efficienza del patrimonio edilizio. Lo sport nel la sua accezione più ampia, quello di tutti i cittadini, quello rappresentato dalla Unione Italiana Sport Per tutti con questo progetto sarà in prima linea per una città sostenibile. La città è da ripensare come luogo di vita, di incontro e di socializzazione.

Semplici consigli per tutti per una pedalata sicura

Anche se BICINCITTÀ è una pedalata a misura di ambiente e adatta a ogni tipo di pedalatore (proprio di tutti e con ogni mezzo a due ruote ecologiche), che prevede, anzi promuove, la chiusura al traffico motorizzato; anche se i partecipanti saranno scortati e protetti da staffette delle forze dell’ordine e dei volontari, anche se i percorsi sono pianeggianti, di pochi chilometri e da percorrere a velocità molto ridotte, nonostante ciò qualche consiglio per partecipare in piena SICUREZZA può tornare utile, soprattutto per i pedalatori occasionali e non allenati (i ciclisti incalliti dovrebbero conoscerli già).

Strade sicure, aria pulita

Essendo che gli obiettivi sono 'STRADE SICURE, ARIA PULITA', sembra coerente raggiungere il punto di partenza e rientrare alle proprie case con la bici stessa (o con i mezzi pubblici disponibili), invece di caricarla e scaricarla su veicoli inquinanti. Ricordiamoci che non saremo più padroni della strada, ma torneremo a essere soggetti deboli del traffico. Dobbiamo quindi rispettare il codice della strada, tenere la destra, non pedalare affiancati, rispettare le precedenze e i semafori. Anche i vigili urbani saranno tornati al loro ruolo abituale.

Un po’ di meccanica

Per quanto tecnologicamente sofisticato o “catorcio” sia il nostro mezzo meccanico, prima di inforcarlo è bene assicurarsi che sia in buona efficienza. Per la nostra sicurezza controlliamo soprattutto l’allineamento delle ruote, l’efficienza dei freni (se del tipo a tamburo forse è necessario sostituire la gomma), la pressione degli pneumatici (si fatica di più se sono sgonfi). Se inforchiamo una bici non nostra, regoliamo sempre l’altezza della sella (con l’arto inferiore teso, il piede deve poggiare in orizzontale sul pedale nella posizione più bassa): eviteremo movimenti innaturali, ma soprattutto fatiche inutili. Lo stesso vale per la tensione della catena. Qualche cigolio può far parte del bello della manifestazione, troppi possono essere pericolosi: un po’ di grasso può risolvere i più semplici. Tutte queste operazioni possono essere realizzate con il fai da te, ma se non siete sicuri fat e visita a un meccanico ciclista: potrebbe essere anche una simpatica occasione per fare conoscere ai bambini le nozioni elementari della meccanica!

Vestirsi sicuri

A BICINCITTÀ è sempre bel tempo, ma un po’ di attenzione deve essere riservata anche all’abbigliamento. Ricordiamoci che dopo qualche pedalata 'incomincia a fare caldo': è quindi consigliabile vestirsi un po’ 'a cipolla' e togliere progressivamente gli indumenti più pesanti. Se ci fossero vento o qualche goccia di pioggia ci si può difendere con mantelline impermeabili leggere: l’importante è che consentano la traspirazione, altrimenti si determinerebbe un effetto sauna indesiderato e a volte pericoloso. Non è obbligatorio, non è indispensabile, ma il casco (ce ne sono ormai di comodissimi) è sempre utile: se proprio non vogliamo calzarlo, ricordiamoci almeno il cappellino per ripararci dal sole. Anche alle 'velocità' di BICINCITTÀ è consigliabile inforcare un paio di occhiali.

A pane e acqua

Una buona colazione risolverà tutti i problemi di alimentazione pre e post 'gara', ma ricordiamoci di non partire a stomaco pieno: se il nostro organismo è impegnato nella digestione riduce l’efficacia della contrazione muscolare o viceversa. Per lo stesso motivo all’arrivo non è necessario abbuffarsi al posto di ristoro: sarà sufficiente assumere un po’ di frutta o una fetta di pane e marmellata. Anche se non ci sarà molto da sudare, portiamoci comunque una riserva di acqua (basta, non servono integratori) e beviamone a piccoli sorsi, spesso, prima di avvertire la sensazione di sete, che sarebbe un primo segnale di sofferenza. Non partiamo di scatto, né troppo velocemente: prima avviamo il motore, scaldiamo i muscoli, con qualche pedalata tranquilla. Lo stesso vale all’arrivo: non fermiamoci subito, ma co ntinuiamo piano, per un po’ di tempo, per rilassarci, anche se lo sforzo non è stato intenso. Le scarpe con i tacchi c’invitano a spingere i pedali con i talloni, ma non facciamoci trarre in inganno: la pedalata è più efficace se la forza è scaricata dalla punta del piede (metatarso). Anche a bassa velocità manteniamo comunque una distanza di sicurezza, perché una frenata o un movimento improvviso di chi ci precede, sempre possibili, potrebbero farci cadere. Se partecipiamo con i nostri bambini, stiamo loro dietro: potremo controllare meglio eventuali pericoli e a queste velocità non ha senso 'tagliare l’aria'.

Fonte: Uisp Comitato Territoriale della Valdera

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