Il sociale incontra il cinema. Accade in Valdelsa dove la Fondazione Elsa CultureComuni ha deciso di sposare la nuova campagna del5xmille della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa, volta a sostenere minori e donne in difficoltà, garantendo la proiezione dello spot presso le sale cinematografiche inserite nel progetto del Multisala Naturale. Un’esperienza che coinvolgerà i cinema Politeama e Garibaldi di Poggibonsi, il Teatro del Popolo e Sant’Agostino di Colle Val d’Elsa ed il cinema Boccaccio di Certaldo, presso i quali andrà in onda lo spot del 5xmille prima della consueta programmazione.
“Abbiamo risposto con grande entusiasmo – afferma David Taddei, Direttore generale della Fondazione E.L.S.A. Culture Comuni – alla proposta di collaborazione della FTSA perché crediamo che fare cultura voglia dire anche investire nel sociale, nella promozione della cittadinanza attiva e di un sistema territoriale che non lascia indietro le fragilità ma le affronta e dà le risposte giuste. In questo il cinema, ormai luogo di aggregazione e socializzazione come pochi altri, permette di dare visibilità a delle storie che spesso finiscono nell’anonimato e nell’indifferenza generale e di sensibilizzare giovani e adulti, genitori e ragazzi, su un’emergenza sociale su cui i riflettori mediatici non puntano”.
“Insieme alla Fondazione ELSA – sottolinea Andrea Dilillo, Direttore generale della FTSA – stiamo gettando le basi per un nuovo modello di sinergie tra enti pubblici e culturali in grado di dare risonanza alle storie di persone come Giacomo, Giulia, Katia e Marco, che hanno bisogno di un sostegno concreto per uscire dalla propria marginalità e ritrovare la chiave della propria autostima e felicità”.
I cittadini che sceglieranno di destinare il 5xmille del proprio IRPEF ai servizi sociali dei comuni di Casole d'Elsa, Colle di Val d'Elsa, Poggibonsi, Radicondoli e San Gimignano, per il 2017 contribuiranno a finanziare in particolare: comunità educative per i minori in condizioni di disagio e strutture comunitarie per nuclei monogenitoriali e donne vittime di violenza.
Fonte: Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa - Ufficio Stampa
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