Daniela Bortoletto e il bosone di Higgs: "A insegnare negli Usa spesso ero l'unica donna in aula"

Si chiama “Sì, geniale! La scienza ti fa volare” il bando che è stato presentato questa mattina a Pistoia nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, che l'ha finanziato, e che si pone l'obiettivo di raccontare la bellezza, l'intelligenza e l'utilità della scienza, promuovendo nei ragazzi la curiosità anche attraverso metodi innovativi. E di innovativa c'è prima di tutto la scelta di chiamare come testimonial d'eccezione quella che è stata considerata la miglior scienziata italiana, la professoressa Daniela Bortoletto che insegna fisica delle nanoparticelle all'Università di Oxford che vanta tra i suoi numerosi titoli quello di aver fatto parte della squadra di scienziati che è arrivata alla scoperta del bosone di Higgs. È stata lei a dire agli studenti di elementari, medie e superiori, alle cui intere classi il bando è rivolto, come ha cominciato, a soli 12 anni, ad amare la fisica e come sia importante avere una formazione scolastica di alto livello. Oggi lavora in laboratori che sono in grado di ricreare le condizioni dell'universo che c'erano vicino al momento del Big Bang.

“Perseveranza ed ostinazione sono necessarie per avvicinarsi alla scienza. Credo fermamente – ha detto ai giovani - che un attributo unico degli esseri umani sia la loro curiosità, il loro desiderio di comprendere la natura e di capire come funzionano tutte le cose. E la ricerca scientifica è estremamente importante, anche perché migliora la vita dell'umanità”.

Sarà dunque Daniela Bortoletto ad accompagnare gli studenti in un percorso che prenderà avvio all'inizio del prossimo anno scolastico e si concluderà nella primavera 2018 con l'esposizione a Pistoia degli elaborati e dei “prodotti d'ingegno” che dovranno essere realizzati non da singoli alunni ma da intere classi. Una Settimana della Scienza durante la quale si svolgeranno attività di divulgazione, approfondimento e formazione rivolte agli studenti, agli insegnanti e a tutti coloro che vorranno parteciparvi.

“Sì, Geniale!” è stato introdotto ai presenti dal presidente della Fondazione Caript, Luca Iozzelli. “Il 36% dei finanziamenti della Fondazione Caript – ricorda Iozzelli - sono destinati in progetti rivolti ai giovani. Non dobbiamo aver paura della tecnologia, ma dobbiamo abbracciarla ed avvicinarci sapendo che non esiste una predisponizione naturale per la scienza, ma una passione che può essere condivisa da tutti”.

Al termine, tante le curiosità espresse nelle domande degli studenti: da quelle prettamente scientifiche - "Il bosone di Higgs è la particella più piccola che conosciamo?", "Cosa sta cercando ora?" – a quelle più empatiche, sulle sensazioni - "Come ti sei sentita quando avete scoperto il bosone di Higgs?".

“L’intento di questo bando – precisa il suo ‘inventore’ e membro del Cda della Fondazione Caript, prof. Ezio Menchi – è quello di rendere più gradevole il cammino di avvicinamento alla scienza, demolendo il mito della ‘predisposizione’ naturale. Ci sono tanti impulsi a maturare la qualità della ricerca scientifica in Italia, vista anche l’ormai amplissima concorrenza internazionale”.

IL BANDO. Le classi potranno mostrare esperienze, materiali multimediali, invenzioni, macchine, ma anche racconti, documentari, ricerche storiche, realizzate a scuola durante il normale percorso di studio della matematica, dell'informatica, delle tecnologie, delle scienze sperimentali, di quelle della vita e delle altre aree disciplinari. Al termine una giuria assegnerà un premio al miglior prodotto – processo per ciascuno dei tre ordini di scuole coinvolte.

Fonte: Fondazione CariPt

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