Università, il rettore di Pisa incontra i detenuti-allievi del Don Bosco

Paolo Mancarella

Nei giorni scorsi una delegazione dell'Università di Pisa, composta dal rettore Paolo Mancarella, dal prorettore per i rapporti con gli enti del territorio, Marco Gesi, e da alcuni docenti ha visitato il carcere Don Bosco e incontrato i detenuti-allievi che in cella seguono i corsi universitari. L'iniziativa è avvenuta in occasione di uno dei seminari del ciclo 'Comprendere il passato per orientarsi sul futuro: crisi e trasformazioni in un mondo che cambia', che i dipartimenti di civiltà e forme del sapere e scienze politiche stanno portando avanti all'interno della casa circondariale.

"Il Polo universitario penitenziario di Pisa - spiega una nota dell'Ateneo - è stato costituito ufficialmente il 14 maggio 2003 e da allora ha ospitato e sostenuto nel loro percorso didattico oltre 100 studenti afferenti a diversi corsi di laurea. Nel novembre 2006 si è avuta la prima laurea, conseguita con il massimo dei voti e cum laude, in scienze dei beni culturali, indirizzo archeologico. A seguire, ne sono arrivate altre in lettere, ingegneria, economia e commercio, scienze politiche, giurisprudenza e agraria".

Durante l'incontro con Mancarella uno dei detenuti allievi ha voluto spiegare cosa significhi, per chi è rinchiuso in carcere, poter frequentare il Polo universitario: "Studiare ci ridà dignità - ha spiegato - e se, grazie a questo, anche un solo ragazzo in più ritroverà la propria strada ne sarà valsa la pena". "Noi ci siamo - ha risposto il rettore - e questi incontri non saranno episodici: ci rivedremo presto".

 

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