Confindustria: “Industria del farmaco, settore trainante per l’occupazione”

foto d'archivio

“L’industria del farmaco è un settore-trainante per la crescita. La Toscana è anche la terza regione d’Italia per addetti in Ricerca e Sviluppo; e la quarta per investimenti in Ricerca e Sviluppo con 250 milioni di euro. Questi valori non hanno bisogno di tanti commenti, ma non vanno dati per scontati. Sono il frutto del grande lavoro di imprenditori che hanno saputo investire; che hanno puntato sull’alta qualità delle risorse umane e che hanno saputo creare sinergie anche con altri settori. Un lavoro che merita di essere accompagnato con azioni concrete e che va sostenuto con politiche industriali stabili”.
A sottolineare la rilevanza del comparto per l’economia della nostra regione è il presidente di Confindustria Toscana Pierfrancesco Pacini, durante l’intervento di saluto a “Innovazione e Produzione di Valore”, l’evento che si è tenuto oggi alla sede Kedrion Biopharma a Lucca.

“Le nostre prospettive di sviluppo e le stesse prospettive dell’occupazione, dipendono da settori come questo che sono in grado: di attivare un network formidabile tra grandi player industriali - a capitale italiano ed estero - PMI, start up e il sistema della ricerca pubblica e privata; di garantire l’occupazione di lavoratori con elevati livelli di istruzione; di creare e diffondere conoscenza scientifica e tecnologica, con ricadute importanti su chi sta a monte e a valle della filiera e di contribuire alla qualità della vita di ognuno di noi, migliorando le condizioni sanitarie di una popolazione in progressivo invecchiamento. Parliamo di una filiera della salute che si fonda su quello che viene chiamato il ‘triangolo della conoscenza’: istruzione, ricerca e innovazione”.

“Con la Regione abbiamo spesso convenuto sulla necessità di re-industrializzare la toscana. Un obiettivo che ritroviamo anche nel PRS – conclude Pacini -. La farmaceutica, che è il primo settore hi-tech italiano per quota di mercato mondiale, deve stare nel primo capitolo di questa re-industrializzazione. Lavoriamo insieme per selezionare le priorità e i progetti su cui puntare per il futuro”.

Fonte: Confcommercio Firenze - Ufficio Stampa

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