'Mi chiamo Sara - Storia di una principessa pop'. Bellocchio torna a Siena con l'ultimo romanzo

Torna a Siena, tre anni dopo il suo libro “Il corpo non dimentica”, Violetta Bellocchio, giornalista, scrittrice dalla penna cruda, onesta, spietata. Torna per presentare il suo ultimo lavoro, “Mi chiamo Sara, vuol dire principessa”, edito da Marsilio.

Tre settimane prima di compiere sedici anni, Sara diventa la ragazza di Antonio, l'uomo che l'ha presa sotto la sua protezione e la sta avviando a una carriera come cantante. Lui ha trentadue anni. La chiama bimba, animale. Dice che Sara è la sua anima gemella. Questa è la storia di chi era, Sara, prima di conoscere Antonio. E' la storia della persona che Sara diventa nel corso di una relazione quasi segreta, e dell'artista che Sara comincia a diventare, un giorno alla volta, quando decide di andarsene.

Mi chiamo Sara è un libro che parla di arte e salvezza; uscito lo scorso 11 maggio, viene presentato in questi giorni nelle principali città italiane e anche a Siena ci sarà la possibilità di scoprirlo, direttamente dalla voce dell’autrice.

Mi chiamo Sara sarà presentato pubblicamente giovedì 25 maggio alle 18,30 allo Spazio UNODUE (Piazza dell’Abbadia, 1/2 a Siena) in un dialogo a due voci tra Violetta Bellocchio e Marta Zura-Puntaroni.

Sara arriva a Milano nell'autunno del 1983. Ha quindici anni. E' scappata di casa, è sola, è bella. E' cresciuta in una cittadina della provincia emiliana dove non ha mai trovato nulla che catturasse davvero la sua attenzione. Vede il mondo in termini di linee, forme, luci, colori. Osserva tutto, ma si lascia toccare da molto poco.

Antonio è un deejay radiofonico che sta cominciando a condurre programmi musicali in TV. Sembra un uomo al passo con i tempi, capace di affascinare il pubblico degli adolescenti con la stessa naturalezza con cui si muove tra ambienti sociali molto diversi, ma la sua unica grande soddisfazione – economica e personale – la trova nel costruire personaggi da lanciare nel mondo dello spettacolo.

Sotto la guida di Antonio, Sara diventa Roxana, una stellina della musica leggera concepita per il nuovo mercato dei videoclip. “La voce non conta niente”, le dice Antonio. “Se io dico che tu canti, tu canti”. Le canzoni vengono scritte e cantate da qualcun altro, Sara è il volto dell'operazione. Antonio le dice cosa fare, dove andare, come vestirsi; Sara impara a posare, a sorridere, a fingere di cantare davanti alla telecamera.

In pubblico, Sara recita la parte della principessa. Una giovane diva in minigonna che piace ai grandi e ai bambini. A porte chiuse, Sara è la donna di Antonio.

Violetta Bellocchio ha pubblicato con Mondadori i romanzi Sono io che me ne vado (2009) e Il corpo non dimentica (2014). Ha fondato la rivista online "Abbiamo le prove", un contenitore di storie non fiction scritte da donne italiane, da cui nasce l'antologia Quello che hai amato, in libreria per Utet da settembre 2015. Per la collana "I Corsivi" del Corriere della Sera ha pubblicato il reportage La ragazza alla finestra; ha pubblicato racconti per minimum fax (in L'età della febbre, 2015) e per Marcos y Marcos (in Ma il mondo non era di tutti?, a cura di Paolo Nori, in uscita in autunno 2016). Collabora a Internazionale, Futura (newsletter del Corriere della Sera), Rolling Stone, Pagina 99.

Fonte: Ufficio Stampa

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