Consip: vertice tra Procure di Roma e Napoli: "Piena sintonia tra i due uffici. Si indaga"

Un vertice tra Procure durato oltre due ore e al termine del quale si è ribadita la "piena sintonia" nell'attività di indagine su Consip, la centrale di acquisti della pubblica amministrazione. I massimi vertici degli uffici giudiziari di Roma e Napoli hanno fatto il punto sulla maxinchiesta in un incontro svolto nell'ufficio del procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone.
Un incontro per sgombrare le ombre su presunti attriti e incomprensioni tra le due Procure che indagano sugli appalti per l'affidamento di servizi. La fuga di notizie, la decisione da parte dei pm romani di revocare la delega alle indagini al Noe e l'avvio di accertamenti sull'operato del capitano Gianpaolo Scafarto, indagato per falso in relazione a quanto riportato in una informativa. La presunta "crisi" tra le due Procure viene allontanata da un breve comunicato al termine dell'incontro in cui si afferma la "piena sintonia" e si conferma la "collaborazione su tutte le future iniziative investigative nell'ambito delle rispettive competenze" .
Al vertice hanno partecipato oltre Pignatone anche il procuratore facente funzioni di Napoli, Nunzio Fragliasso, gli aggiunti Paolo Ielo di Roma e Filippo Beatrice per Napoli. Nell'ufficio al primo piano della palazzina C della cittadella giudiziaria di Roma anche chi materialmente sta effettuando l'attività di indagine: i sostituti procuratori Mario Palazzi e Henry John Woodcock e Celeste Carrano, titolari dei procedimenti contro Alfredo Romeo ed altri. La riunione si è svolta "in un clima sereno - prosegue la nota - e di proficuo confronto". Lo stesso Fragliasso, uscendo dall'ufficio del collega romano ha ribadito che "con Pignatone non ci sono mai stati problemi, ma solo collaborazione".
Al momento a Napoli si indaga nel filone su una presunta associazione a delinquere mentre a Roma sono aperti diversi rivoli di indagine tra cui quello sulla violazione del segreto istruttorio che vede indagati, tra gli altri, anche il ministro Luca Lotti. A piazzale Clodio anche il filone principale sul mega appalto Fm4 da 2,7 miliardi di euro che ha portato nelle scorse settimane ad una serie di acquisizioni documentali presso la sede di Consip. I magistrati capitolini, inoltre, indagano per corruzione nel filone che ha portato all'arresto il primo marzo scorso dell'imprenditore Alfredo Romeo. Con lui nel registro degli indagati, per lo stesso reato, è finito Marco Gasparri, l'ex dirigente Consip accusato di avere intascato da Romeo circa 100 mila euro in quattro anni per avere fornito informazioni utili sui bandi di gara all'imprenditore.

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