Vaccini obbligatori, interviene il dottor Mazzoni: "Segnalare alla commissione speciale le reazioni avverse. Attenti alle bufale"

Gabriele Mazzoni (foto gonews.it)

"Se esistono casi di reazioni ai vaccini, siano segnalati all'apposita commissione speciale per la valutazione presso il Ministero della Salute". È con quest'appello che Gabriele Mazzoni, Direttore UOC Igiene e Sanità Pubblica – Ambito Empoli della Asl Toscana Centro, commenta l'articolo di gonews.it riguardante il caso di una madre che ha criticato la nuova legge sui vaccini obbligatori per l'accesso alla scuola raccontando il caso della figlia, in ospedale 5 giorni dopo aver assunto il vaccino.

Il dottor Mazzoni non si sente di dare un giudizio sul caso specifico "che non conosco e su cui non voglio intervenire", ma invita tutti coloro che abbiano avuto presunti casi di reazione avversa a segnalarlo presso la Commissione incaricata: questa aprirà un contenzioso tra le parti e, dopo un'attenta analisi medica, affermerà se è possibile collegare il quadro clinico alla somministrazione del farmaco. Nel caso si accerti che c'è una relazione, oltre a risarcire il paziente, la commissione potrà ampliare la sfera di conoscenze sul vaccino stesso e proporre il caso alla comunità medica con benefici per la collettività.

"Non si negano reazioni avverse ai vaccini - spiega Mazzoni -  si tratta di farmaci e come tali vanno presi. Ad esempio io stesso non sono d'accordo con tutte le vaccinazioni, come ad esempio quella per la tubercolosi i cui rischi sono maggiori dei benefici. Ma se esistono realmente dei problemi o dei soggetti che possono avere delle reazioni è interesse della comunità medica, in quanto garante della salute pubblica, di prenderli in considerazioni e studiarne l'effetto. Quindi invito a segnalare ogni caso al proprio medico curante e attraverso questo alla Commissione del Ministero e non solo a fare un post sui social network. Noi siamo disponibili al confronto".

Poi una precisazione: "L'importante - spiega - è che ci sia una discussione seria avvalorata da studi scientifici. Non vogliamo convincere nessuno, ma non dobbiamo cadere nella negazione del valore dei vaccini a priori, né credere alle molte bufale che ci vengono propinate dal web o da alcuni soggetti che lucrano sulla salute delle persone. Esistono migliaia di pubblicazioni e studi scientifici sui benefici dei vaccini, non si può dire lo stesso per la medicina cosiddetta alternativa. Per i dati in possesso attualmente i vaccini hanno permesso di debellare alcune malattie prima comuni e non presentano criticità tali da renderli pericolosi. Il loro carico ai danni del sistema immunitario è sempre più basso (decenni fa era 100 volte maggiore). Restiamo comunque aperti alla discussione, purché seria".

Mazzoni interviene anche in merito alla modalità con cui il Governo ha affrontato la vicenda, ossia con una legge che subordina, in virtù di quella che viene percepita una emergenza sanitaria, il diritto all'Istruzione a quello dalla Salute: "Non sono mai pienamente d'accordo con le misure coercitive, e spero che questa sia una misura transitoria. Ritengo che la strada della cultura e della sensibilizzazione debba sempre prevalere. Purtroppo è indubbio la disaffezione della popolazione verso la politica vaccinale quantificabile in -1% l'anno negli ultimi 6-7 anni: nell'Empolese Valdelsa siamo passati dalla quasi copertura totale del 99% di circa 10 anni fa, al 92-93%, sotto la media di 'immunità del gregge' del 95%".

Si parla quindi di 'immunità di gregge' ossia la soglia stabilita dall'OMS entro cui anche chi non può ottenere il vaccino non è in pericolo. Secondo Mazzoni la legge, per quanto severa, rappresenta un provvedimento di salute pubblica a tutela di questa minoranza: "Abbiamo il dovere di mantenere questa immunità del gregge per 'proteggere' quei soggetti le cui difese immunitarie sono basse e la misura del Governo va in questa direzione. Il 'buco dell'ozono' del morbillo (in Italia circa 2000 casi nel 2017)  ha dimostrato che l'attenzione verso la politica vaccinale deve restare alta. Abbiamo quasi sconfitto Epatite B e anche il morbillo e non dobbiamo fare un passo indietro. Credo non ci fossero altre strade perché la legge deve tutelare coloro che sono a rischio a causa di chi non vuole vaccinarsi".

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