'Pistoia-Dialoghi sull'uomo': il programma della seconda giornata

(foto Ray Banhoff)

Sabato 27, alle 10.30 al teatro Bolognini, saranno gli antropologi Elisabetta Moro docente di Tradizioni alimentari del Mediterraneo e Marino Niola docente di Antropologia dei Simboli ed esperto di Mitologie gastronomiche ad aprire la seconda giornata dei Dialoghi con l’incontro “Una ricetta per vivere e mangiare assieme”. Studiosi di antropologia culturale ed esperti di dieta mediterranea, autori del libro Andare per i luoghi della dieta mediterranea uscito il 25 maggio per Il Mulino, ci racconteranno come questa sia fatta soprattutto di valori etici e sociali, di modelli di convivialità, di propensione allo scambio e disponibilità all’integrazione, in sostanza un banco di prova per l’umanità di domani.

Alle ore 11 in piazza San Bartolomeo lo scrittore Edoardo Albinati – Premio Strega 2016 con il suo ultimo libro La scuola cattolica – nell’incontro “La cultura come riscatto?” testimonierà, attraverso la sua ventennale esperienza di insegnamento nel penitenziario di Rebibbia, come la cultura possa intervenire in situazioni di degrado sociale aprendo nuove possibilità.

E sul grande interrogativo “A cosa serve la cultura oggi?” risponderà anche la filosofa Michela Marzano alle 12 in piazza del Duomo. La cultura è il solo antidoto quando la capacità critica si affievolisce e prevalgono le ideologie.

Alle 15 in piazza del Duomo: “Cultura dell’immagine o della fotografia?”. Uno dei maestri della fotografia Gianni Berengo Gardin, autore della mostra “In festa”, realizzata appositamente sul tema del festival (visitabile fino al 2 luglio nelle Sale Affrescate del Palazzo Comunale), sarà in dialogo con l’editore e curatore Roberto Koch in un incontro sul senso della fotografia e dell’essere fotografo oggi.

Tutto esaurito per la conferenza “La storia ci rende umani. Alcune lezioni dal passato” di Serge Gruzinski alle 15.30 al teatro Bolognini. Secondo lo storico francese è la storia delle migrazioni, degli spostamenti fra i continenti, dei meticciati e delle contaminazioni di idee, di cose, di tecnologie e di religioni che ci rende umani.

“Si nasce o si diventa? Come orientarsi tra generi e identità” è il titolo dell’intervento dello psichiatra e psicoanalista Vittorio Lingiardi in programma alle 16 in piazza San Bartolomeo. L’orientamento sessuale dipende dall’educazione e dalle interazioni sociali, da un’esperienza traumatica, o da geni e ormoni? Lingiardi sostiene che questa sia una domanda mal posta, perché la vita, in realtà, è fatta di sfumature.

Biglietti esauriti anche per la lectio di grandissima attualità della filologa classica Silvia Ronchey alle 17.30 al teatro Bolognini “Contro la cultura: distruggere il passato”. Il fanatismo dell’Isis manipola l’ideologia religiosa per mistificare e distruggere il passato, ma la più vandalica distruzione nella storia dei conflitti religiosi è da imputare alla cattolicissima Quarta Crociata. Conoscere il passato in tutta la sua molteplicità, ambiguità e difformità è fondamentale per governare il presente.

Contemporaneamente, alle 17.30 nella Sala Maggiore del Palazzo Comunale, si terrà l’incontro con l’antropologo Adriano Favole “Sui limiti della cultura”. La cultura si è rivelata nella storia dell’uomo uno straordinario strumento di evoluzione. Ma è ancora oggi così? Fino a che punto all’umanità è consentito trasformare l’ambiente in cui siamo immersi? È tutto lecito o è tempo di porre un freno alla capacità dell’uomo di trasformare l’ambiente in cui vive? Per venire incontro alla grande richiesta del pubblico l’incontro sarà replicato domenica alle 17 sempre in Sala Maggiore.

Alle 18.30 sul palco di piazza del Duomo “Contro la purezza: razze e culture”: l’antropologo Marco Aime e il genetista Guido Barbujani interverranno sui processi dell’evoluzione umana, spiegandoci come sia assolutamente infondata, dal punto di vista scientifico, la tesi della purezza delle razze. Veniamo tutti dall’Africa e, dal punto di vista genetico, siamo in fondo tutti un po’ parenti.

Attesissimo in serata, alle 21.15, in piazza del Duomo lo scrittore israeliano David Grossman che riceverà il Premio Internazionale Dialoghi sull’uomo, novità di questa edizione del festival nell’anno di Pistoia Capitale Italiana della Cultura. Grossman, una delle voci più alte ed autorevoli del panorama letterario la cui testimonianza ha contribuito a promuovere l’incontro fra culture diverse, soprattutto nel conflitto israelo-palestinese, si confronterà sul tema “La forza del dialogo” con lo scrittore Paolo Di Paolo.

A trent’anni dalla morte di Primo Levi, l’attore e regista Toni Servillo renderà omaggio al grande intellettuale del Novecento, letto e amato da intere generazioni, alle 21.30 al teatro Manzoni, con la lettura ad alta voce di alcune delle pagine più toccanti dell’opera “Il canto di Ulisse”. L’interpretazione di Servillo di brani tratti da Il sistema periodico e Se questo è un uomo ci restituirà, attraverso le parole di uno scrittore di indiscussa grandezza, il senso del ruolo fondamentale che la cultura può rappresentare nella vita dell’uomo nei momenti più terribili ed estremi dell’umanità. L’evento è già sold out.

La seconda giornata del festival si concluderà alle 22.30 al teatro Bolognini con il film Fahrenheit 451 di François Truffaut, ispirato all’omonimo romanzo fantascientifico-distopico di Ray Bradbury. L’introduzione è affidata all’etno-antropologo Stefano Allovio.

Durante i Dialoghi non mancano iniziative collaterali gratuite pensate per bambini e famiglie. Sabato alle 15.30 l’Associazione Culturale Orecchio Acerbo-Ospedale delle bambole nella piazzetta delle Scuole Normali, propone “La campana è un gioco del mondo”. I partecipanti, dai 4 ai 99 anni, saranno coinvolti in uno dei giochi più antichi e diffusi, che accomuna dal sud al nord del mondo le culture più diverse.

Fonte: Ufficio Stampa

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