Terremoto, l'82% delle scuole non a norma in Toscana: ecco i dati per provincia

VOTA IL SONDAGGIO DI GONEWS.IT

Stando ai dati sull'edilizia scolastica resi noti dal Miur, 9 edifici su 10 non sarebbero a norma antisismica. Il dato a livello toscano non è migliore: solo il 17,5% degli edifici rispetterebbe i criteri (parliamo di 473 scuole su 3578).

Il decreto sulle Norme tecniche per le costruzioni (NTC) è stato approvato dal Ministero delle Infrastrutture nel gennaio 2008. Da allora si contano almeno 16 terremoti con magnitudo maggiore di 5, tra cui l'Aquila (2009), Finale Emilia (2012), Medolla (2012), Accumuli (2016) e i terremoti che lo scorso ottobre hanno devastato il Centro Italia. Eppure sembra che l'attenzione in tema di prevenzione resti bassa, anzi possiamo dire 'imbarazzante', almeno sul tema della resa antisismica degli edifici pubblici.

Il Governo, ma anche gli Enti locali che hanno competenza sulle scuole del primo e secondo ciclo, hanno avuto 10 anni per predisporre un piano di messa in sicurezza, ma a quanto pare questa non è una priorità. Eppure, se non bastassero i dati sui terremoti in Italia e il numero di morti causati da questi, proprio sulla sicurezza degli edifici pubblici pesava tragicamente ciò che accadde in Molise nel 2002, quando morirono 27 bambini e una maestra sotto le macerie della loro scuola, e il caso della casa dello studente all'Aquila nel 2009.

Che l'Italia sia un paese a rischio sismico è noto a tutti, ma forse non alla politica: gli edifici sono spesso di vecchia costruzione e gli interventi di messa a norma quasi inesistenti. Il decreto del gennaio 2008, va precisato, si riferisce alla 'progettazione', cioè ai materiali e al modo in cui sono costruiti i nuovi edifici. Ma il decreto stabilisce dei parametri di sicurezza che dovrebbero essere garantiti anche su edifici già in essere, cosa che sarebbe smentita dai dati del Ministero. Lo scenario presentato dalla recente elaborazione dei dati fatta dal quotidiano L'Espresso è quindi avvilente: su 50.804 scuole pubbliche, ben 44.486 non rispettano le norme. E sono 2700 le scuole che si trovano in territorio con elevato rischio sismico. Il dato non intende dire che questi edifici sono a rischio crollo o pronti a frantumarsi, ma sono un'indicazione su cui il Governo dovrebbe riflettere.

LA TOSCANA

In Toscana la situazione è migliore, anche se resta bassa: il 17,54% degli edifici sarebbe a norma antisismica. La Provincia con il dato peggiore è Prato, con solo il 2,3% degli edifici antisismici (4 su 173), ma altrettanto negativo è il dato di Grosseto (3,8%), Livorno (5,8%) e Firenze (8,62%).

Spicca a livello regionale, ma soprattutto nazionale, il caso di Lucca con il 73,28% degli edifici antisismici. Un dato che può rappresentare un vanto a livello italiano.

L'EMPOLESE-VALDELSA

Anche l'Empolese-Valdelsa non è in controtendenza rispetto ai dati nazionali e regionali. La media matematica è del 10,6%. Comuni come Castelfiorentino, Capraia e Limite, Fucecchio e Montaione non hanno edifici a regola. Soprattutto nei casi di Fucecchio e Castelfiorentino, rispettivamente 19 e 11 strutture, il dato è allarmante.

Ad Empoli solo la scuola primaria Ponte a Elsa 2 è a norma, a Vinci solo l'Istituto comprensivo, a Gambassi solo la scuola dell'infanzia, a Montespertoli le scuola primaria e d'infanzia 'Montagnana'. Montelupo Fiorentino ha tre scuole a norma: le scuole d'infanzia 'Gianni Rodari' e Torre, e la Baccio da Montelupo.

Tra i comuni 'virtuosi' ci sono Certaldo e Cerreto Guidi. Nel primo su 7 scuole 4 sono a norma. Si tratta delle scuole d'infanzia 'Alice Sturiale' e Bruno Ciari', della scuola di primo grado Boccaccio e dell'Istituto comprensivo. A Cerreto Guidi su 10 scuole 7 sono a regola. Non rispetterebbero i criteri la scuola primaria di Bassa-Gavena, la scuola primaria di Lazzeretto e la scuola di primo grado Leonardo da Vinci.

Tutte le notizie di Toscana