Elezioni 2017, al voto in provincia di Lucca. Per Del Dotto a Camaiore lo spauracchio Bertola, incertezza a Bagni di Lucca

Analizziamo caso per caso le elezioni nella provincia di Lucca: si vota in cinque comuni


Si voterà domenica 11 giugno in 33 comuni toscani per il rinnovo dei consigli comunali e per l'elezione del sindaco. L'eventuale ballottaggio, per i 6 comuni in cui sarà previsto, si terrà domenica 25. In tre di questi Comuni (Abetone Cutigliano, Montalcino e San Marcello Piteglio) si vota a seguito della fusione. Vi proponiamo un approfondimento minimo, provincia per provincia. Con questo speciale noi di gonews.it vi racconteremo le notizie necessarie da sapere per ogni realtà, seguendo gli exit poll, gli scrutini e i risultati finali.

Andiamo a vedere cosa succederà nella provincia di Lucca.

Sono cinque i comuni che andranno al voto, tra questi sicuramente è Lucca stesso. Nel capoluogo comanda il PD dal 2012 ma la situazione potrebbe cambiare, stando alle ultime notizie. Oltre a Lucca andrà alle urne Camaiore, uno dei comuni più popolosi della provincia e della Versilia. Seggi aperti anche nella vicinissima Forte dei Marmi, così come a Porcari o a Bagni di Lucca. Diamo uno sguardo comune per comune.

Cinque anni dopo, Massimo Adriano Betti prova la conferma a Bagni di Lucca. Il sindaco uscente si ricandida a Bagni di Lucca "senza santi in paradiso", come dice spesso nelle interviste. Sarà a capo della lista civica "Progetto Rinascimento" e cercherà quella continuità alla guida che manca dalla rielezione di Contrucci. Betti dovrà vedersela con una lista civica vicina al centrodestra, quel Claudio Gemignani che proprio con Contrucci fu consigliere comunale. Insegnante di religione, Gemignani è stato 'battezzato' in questa campagna da Altero Matteoli. Un rivale importante potrebbe essere Paolo Michelini, ex funzionario comunale. In ottica PD e col sostegno dell'ex candidato sindaco Marco Pelagalli, Michelini potrebbe diventare il primo sindaco PD nella storia del comune. Candidato anche Quinto Bernardi, appoggiato dalla Costituente Democratica Liberale e presentatosi in extremis. Uno dei campi su cui si giocherà molto questa elezione è la promozione del turismo, e per questo ricoprirà un ruolo importante la possibile costruzione di una centralina sul torrente Lima.

Il quarto comune più popoloso della provincia di Lucca va al voto, vale a dire Camaiore. Il sindaco uscente è Alessandro Del Dotto, che ha deciso di ricandidarsi. Nel 2012 diventò il sindaco più giovane nella storia del comune e vinse al ballottaggio contro il centrodestra, stavolta ci riprova ma gli avversari sono più agguerriti. Del Dotto si presenta con una coalizione di centro sinistra con le liste del PD, “Camaiore nel cuore”, “Insieme per Camaiore”, “Spazio Civile”, “Sinistra Unita Progetto Comune”. A destra invece si è assistito a una scissione importante, perché l'ormai ex Forza Italia Marco Daddio ha deciso di correre da solo e sarà sulla scheda elettorale con la lista civica “Passione&Idee per Camaiore”. Per il centrodestra si candida invece un nome che a Camaiore conoscono bene, quel Giampaolo Bertola sindaco già dal 2002 al 2012. Torna in pompa magna con i simboli di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord e le liste “Il futuro nelle radici” e “Insieme per crescere". Sembra un ex sindaco ma è solo omonimo Francesco Ceragioli, il quale sarà il candidato del Movimento Cinque Stelle. Per l'area di sinistra invece l'unica donna in corsa, è Ilaria Duccini ed è a capo della lista "Camaiore è tua". Temi centrali saranno ovviamente il turismo, ma anche l'accoglienza dei migranti, su cui si è dibattuto spesso di recente.

Sono quattro i candidati per Forte dei Marmi, tra questi non Umberto Baratti, sindaco uscente. Espressione di una lista di centrosinistra, Baratti terminerà il suo mandato e attaccherà la fascia al chiodo. Proverà a succedergli Michele Molino, che in questi ultimi anni ha svolto il ruolo di vice. Questi correrà con una lista 'senza tessere di partito' che si chiamerà per l'appunto Molino Sindaco. Tra gli opponenti troverà una ex cestista candidatasi anche per il medesimo ruolo a Milano l'anno scorso, è Maria Teresa Baldini, fondatrice e leader del Movimento Fuxia People. Ex centrodestra, Baldini è già consigliere regionale in Lombardia. Totale convergenza di ideali per Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord e lista Alleanza per il Forte: il candidato, che ha ricevuto anche l'apporto di Zucconi e Marchetti, è Giampaolo Bramanti, conosciuto nella zona per la sua agenzia immobiliare. Bruno Murzi della lista "Noi del Forte" è un altro candidato e in campagna elettorale è stato uno di coloro che hanno portato agli occhi il caso della propaganda elettorale sul sito del comune, per il quale è intervenuto il Corecom. Anche qui turismo e migranti saranno temi fondamentali, ma ci sarà spazio anche per la legge Bolkestein e per il futuro di Palazzo Quartieri.

A Porcari cinque anni fa la lista di centrosinistra guidata da Baccini vince prendendosi tre quarti dei voti. Stavolta Baccini non potrà fare altrimenti, dato che sta scadendo il suo decimo anno consecutivo di mandato. È quindi corsa a due tra Leonardo Fornaciari e Riccardo Giannoni. Il primo è espressione dell'attuale amministrazione comunale, è in orbita PD ed è appoggiato dal centrosinistra con la lista "Viviamo Porcari". Negli ultimi anni ha svolto il ruolo di vice sindaco con Baccini, è lui il candidato per la continuità. Giannoni però prova a mettergli i bastoni fra le ruote, forte della sua lista "La Porcari che Amo": già capogruppo consiliare di minoranza, l'ex consigliere provinciale si candida con una lista che arriva dal centrodestra ma "ha una matrice fortemente civica" come ha detto lui stesso; è appoggiato anche dalle forze di centro. La caserma dei carabinieri e soprattutto il lavoro sono gli argomenti principali, a maggior ragione dopo quanto successo alla sede Snai.

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