Accordo Cina-Europa su protezione tipicità, c'è anche il Chianti

Il presidente Busi: “Riconoscimento fondamentale per lo sviluppo dell'export”


Le notizie che ci arrivano da Bruxelles non possono che renderci soddisfatti per un accordo che sicuramente aiuterà il mercato del vino in un Paese che sta diventando strategico a livello mondiale. E' evidente che l'Europa deve lavorare in questa direzione per tutelare le nostre eccellenze e aiutarle a entrare in Paesi stranieri con tutte le garanzie necessarie.” E' quanto dichiarato da Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti che commenta così l'inserimento del Chianti nella lista di duecento indicazioni geografiche (Dop e Igp), 100 europee e 100 cinesi, che saranno considerate da proteggere, attraverso un accordo bilaterale da concludere nel 2017. L'Italia è il paese con il numero maggiore di specialità inserite nella lista: 26 prodotti in tutto. Per la Toscana, i vini inseriti sono soltanto il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Nobile di Montepulciano, il Toscano.

“Il nostro Consorzio sta lavorando negli ultimi anni per far crescere in maniera esponenziale la sua presenza in Cina – aggiunge Busi – prova ne sono gli ultimi viaggi organizzati dal Consorzio che hanno permesso alle nostre aziende di partecipare a fiere di livello internazionale dedicate al vino organizzate in questo territorio. L'incremento del consumo di vino rosso da parte dei cinesi è sotto gli occhi di tutti e il Chianti in questa fase non può ricoprire un ruolo di secondo piano.”

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