Pazza Primavera, la Coldiretti: "Volano i prezzi dell'alimentare"

A far volare l’alimentare che fa registrare un aumento record del 4,1% è una pazza primavera che, con l’alternarsi in pochi mesi di gelate e siccità, bombe d’acqua e grandinate violente, ha provocato all’agricoltura danni per oltre un miliardo con rincari dei prezzi al dettaglio dei prodotti freschi, nonostante si siano verificati crolli nelle quotazioni alla produzione per molte varietà di frutta e verdura. E’ quanto emerge dai dati sul commercio ad aprile divulgati dall’Istat che per effetto dei rincari al consumo evidenziano una marcata crescita tendenziale delle vendite alimentari in valore del 4,1%.

“L'agroalimentare è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici che – commenta Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana - influenzano dunque anche la spesa degli italiani che sono costretti a fare i conti con le fluttuazioni anomale nei prezzi dei prodotti e si prestano a manovre speculative”.

“Un modo per difendere la nostra spesa oggi c’è. In questi ultimi anni è andata affermando una vera e propria “rivoluzione della spesa” – continua Marcelli – con la nascita dei mercati contadini che hanno conquistato i consumatori guadagnando un numero eccezionale di preferenze soprattutto in Toscana, una delle regioni dove gli acquisti dal produttore hanno raggiunto numeri da primato”.

Decisiva per l’affermazione della filiera corta, la vasta rete di vendita diretta organizzata dalla Fondazione Campagna Amica a cui fanno riferimento oltre 20 mila agricoltori in Italia e oltre 1.500 nella nostra regione, dove si contano oltre 100 mercati contadini, distribuiti in tutte le province, da 1.000 fattorie, 20 botteghe, a cui si aggiungono circa 70 ristoranti, centinaia di orti urbani e una cinquantina di punti street food, dove arrivano prodotti coltivati su circa 15.000 ettari di terreno.

“L’affermarsi dei punti Campagna Amica ha prodotto un’autentica rivoluzione nel panorama del commercio al dettaglio, creando un rapporto diretto produttore-consumatore che ripara da manovre di tipo speculativo e garantisce prodotti salubri, freschi e di stagione a km zero” commenta il direttore regionale di Coldiretti Toscana Antonio De Concilio.

“Acquistare prodotti a chilometri zero – continua De Concilio - è anche un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale”.

Fonte: Ufficio Stampa Trittico del Serra

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