Volo del Ciuco, l'intervista post-Palio alla presidentessa Giulia Terreni

Giulia Terreni, presidente della Compagnia di Sant'Andrea di Empoli (foto gonews.it)

Giulia Terreni è ampiamente soddisfatta del lavoro compiuto per il Palio di Empoli di quest'anno e per la consueta, ma mai banale, cerimonia del Volo del Ciuco. La presidentessa della Compagnia di Sant'Andrea ci è venuta a trovare nella redazione di gonews.it in via De Amicis per raccontarci com'è andata l'edizione di quest'anno, quali problemi analizzare e da dove ripartire.

"La nuova formula dell'assemblaggio Palio-Ciuco ha funzionato - spiega Terreni -, anche come partecipazione c'è stata molta più gente di quel che pensavo". Alleggerendo di molto i giochi, senza le categorie Piccoli, Giovani e Donne, le tre sfide dei castelli di Pontorme, Monterappoli ed Empoli sono entrati subito nella fase pregnante.

E gli animi infatti si sono anche scaldati: "Tutti gli anni il Palio è 'sentito' dalla gente, c'è chi rimane deluso se perde. Abbiamo avuto la polemica sui giudici, quest'anno più degli altri, ma non c'è Palio senza contestazione". Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale, era presente alla fontana di piazza Farinata e ha fatto un paragone con il Calcio storico fiorentino. Ma la presidentessa risponde tranquilla: "Nella rievocazione fiorentina il contatto fisico c'è, è proprio previsto. Mentre noi abbiamo evitato giochi di questo tipo preferendo il tiro alla fune, il lancio del carciofo e la corsa nei sacchi". I meno giovani si ricorderanno i tornei di Palla Doppia, prima rievocazione degli anni '80 molto simile, per modi e per 'fisicità', alle disfide di piazza Santa Croce a Firenze.

A Empoli però non è solo questione di bravura. Tutto può essere rimesso in gioco con il sorteggio dei jolly: "Questi bonus sono previsti da regolamento - ricorda Terreni -, lo abbiamo deciso a suo tempo assieme ai castelli quindi è approvato da tutti".

I problemi di molte manifestazioni storiche in giro per la Toscana riguarda sempre il 'reclutamento' di volontari, figuranti e persone che si mettono in gioco e partecipano attivamente. Com'è messo il Palio di Empoli sotto questo punto di vista? "Non abbiamo avuto mai grossi problemi, c'è il castello come Monterappoli che ha a disposizione meno persone ma alla fine tutti sono riusciti a trovare i giocatori. Per questa edizione abbiamo lanciato alcuni comunicati stampa che hanno funzionato per avere con noi molte più persone. Non parliamo dei figuranti in costume: per domenica scorsa abbiamo avuto tantissime richieste, di empolesi e non, che volevano indossare gli abiti medievali".

Ma i giovani come si comportano? "Hanno voglia di andare in prima fila per essere poi gli organizzatori del domani? "Ne abbiamo tanti, ma sono a volte restii nel prendersi delle responsabilità. Alcuni hanno passione ma vanno coltivati".

A sfilata conclusa e a giochi terminati, la presidentessa Terreni si godrà una meritata pausa. Almeno fino al prossimo incontro con i capitani: "Ho già in mente alcuni temi di cui dovremo discutere con loro, ma che al momento non posso rivelare". Il percorso sembra però tracciato: gare snelle, un pomeriggio intero dedicato al Volo e ai Giochi e altre manifestazioni collaterali ad arricchire gli eventi tradizionali del sabato antecedente il Corpus Domini.

Elia Billero

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