Poggio alle Croci, PD e Volterra Futura: "Otto anni per far fallire un progetto"

"L’Azienda sanitaria ha recentemente comunicato la rinuncia dell’investitore anglo-indiano ad acquistare il complesso immobiliare di Poggio alle Croci, parte - da molti anni in disuso - dell’ex manicomio di Voterra. Dopo più di 8 anni di trattative, dunque, l’affare sembra definitivamente sfumato; non ci sarà più nessun investimento e nessuna “rinascita” del Poggio alle Croci. Persi (definitivamente?) possibilità di lavoro, recupero di un’ampia parte dell’abitato di Volterra, opere pubbliche per i cittadini e opportunità di sviluppo economico.

Tantissime sono le responsabilità dell’amministrazione Buselli; enormi quelle della Giunta che ha amministrato Volterra dal 2009 al 2014, replicate anche della Giunta attuale che ha goffamente cercato di aggiustare alla bell’e meglio le cose, ormai a tempo scaduto.

Proviamo a riepilogare i punti più salienti della vicenda:

All’inizio del 2007 l’Azienda sanitaria, con procedura di evidenza pubblica, individua l’acquirente per l’area di Poggio alle Croci ed avvia, con la Soprintendenza, l’iter necessario alla vendita, che nel 2008 fa scaturire il provvedimento di tutela storico artistica dell’area e che arriva a compimento nell’anno 2009 con l’autorizzazione alla vendita.

Sempre nel corso del 2009 i tecnici incaricati dal compratore presentano in Comune il Piano Attuativo per il recupero del complesso immobiliare, così come previsto dal Regolamento urbanistico comunale.

Non appena insediata la prima Giunta Buselli, il progetto si è fermato ed è iniziato un estenuante “tira e molla” con l’investitore straniero che si è protratto per lunghissimi anni senza ottenere nessun risultato.

Solo alla vigilia delle successive elezioni (aprile 2014) Buselli ha deciso di far approvare (dopo 5 anni, una intera legislatura!) il Piano attuativo presentato. Si è trattato però, ancora una volta, di un’approvazione “di facciata” destinata, come oggi evidente, ad un ulteriore fallimento. La sintesi che possiamo fare oggi dell’accaduto è che l’amministrazione Buselli ha impiegato ben 8 anni (!) per far naufragare il progetto di Poggio alle Croci.

In questi 8 anni se ne sono viste di tutti i colori: richieste di trasformazione dell’area per abitazioni di tipo sociale, battaglie contro “l’invasore” straniero, la sistematica ricerca di ostacoli “ideologici” allo sviluppo della progettazione e, sopratutto la geniale idea di investire dal 2012 al 2014 molto denaro pubblico per realizzare in via definitiva l’area ecologica comunale alla ex Fornace, proprio al confine con l’area di Poggio alle Croci. Salvo poi fare (tardivamente) marcia indietro ed inventarsi una improbabile variante urbanistica, attualmente in preparazione, per spostare altrove l’area ecologica (a spese di chi?) e liberare l’ex Fornace per future trasformazioni più in linea con l’ormai tramontato progetto di Poggio alle Croci.

L’amministrazione comunale dal 2009 in poi si è quindi impegnata, Sindaco in testa, nel far fallire l’operazione di Poggio alle Croci. Ma cosa abbiamo perso?

· la riqualificazione di un’area urbana di circa 10 ettari, destinata oggi al degrado ed alla rovina;

· l’investimento in opere e servizi socio sanitari dei circa 9 milioni di euro derivanti dalla (mancata) vendita del complesso immobiliare;

· quasi 60 milioni di euro per la realizzazione del progetto, in grado di creare lavoro sia in fase di esecuzione delle opere (ditte esecutrici, fornitori, etc.) sia a regime (personale amministrativo, alberghiero, per la ristorazione, per le pulizie, per il giardinaggio, ditte e imprese coinvolte nella manutenzione e nelle forniture, etc.)

· più di 2.500.000 euro di investimenti pubblici, derivanti dagli oneri di urbanizzazione e dalle opere pubbliche da realizzare per la comunità (parcheggi, fognature, acquedotti, etc) sia dentro che fuori l’area di Poggio alle Croci;

· la presenza stimata di circa 500 persone in più, fra residenti e turisti, in grado di usufruire dei servizi della città (servizi socio sanitari, banche, uffici, negozi, etc.) e di favorirne in questo modo il mantenimento e lo sviluppo

L’amministrazione, a nostro avviso, avrebbe dovuto con fermezza e determinazione, perseguire l’obiettivo della realizzazione del progetto, salvaguardando al contempo gli interessi della comunità con lo scopo di ottenere un recupero del complesso immobiliare di altissima qualità, sostenibile ed in grado di giocare un ruolo importante nella rinascita economica e sociale della città".

 

PD Unione Comunale Volterra - Gruppo Consiliare Volterra Futura

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