Serristori, i Cobas denunciano le gravi carenze di personale

L'ospedale Serristori

Con una nota inviata alle Direzioni dell’azienda USL Toscana Centro i delegati RSU COBAS P.I. denunciano le gravi carenze di personale infermieristico alla terapia sub intensiva del presidio ospedaliero Serristori, la non ottemperanza al Testo Unico sulla salute e sicurezza (Dlgs 81/2008) e alla Norme in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie: procedure e requisiti autorizzativi di esercizio e sistemi di accreditamento (L R T 51/2009).

La situazione è talmente grave da indurre i COBAS a diffidare l’azienda da predisporre un piano di pronte disponibilità che non superi un totale di due reperibilità al mese per infermiere rispettando la salute e sicurezza per i lavoratori (Dlgs 81/2008) e il principio di volontarietà rispetto a quello dell’obbligatorietà. Prevista una MOBILITAZIONE!

Nel merito la Terapia sub- intensiva del presidio ospedaliero Serristori è composta da 5 infermieri turnisti e 2 infermieri giornalieri con 3 pl e un servizio h24. A parte i noti limiti infrastrutturali questa U.O. accoglie pazienti in condizioni di salute estremamente precarie, in cui spesso una delle funzioni vitali (respirazione, circolazione del sangue, attività neurologica...) è insufficiente al mantenimento della vita.

Una peculiarità di questo reparto è rappresentata da strumenti tecnologici che vengono utilizzati per la cura e assistenza delle persone ricoverate: questi macchinari ( vedi CVVH, respiratori per intubazioni, pompe infusionali, cardio convertitori ecc. ) necessitano di personale infermieristico altamente specializzato.

Per scelte aziendali, quali tagli ai pl, riduzione di attività e servizi nei vari presidi ospedalieri molto spesso i pazienti ricoverati in questa UO invece di essere trasferiti per la loro gravità nelle rianimazioni, restano in carico oltre le 36h alla sub intensiva snaturando di fatto la sua originaria definizione e funzionalità e di conseguenza cambiando anche il carico assistenziale e il fabbisogno di personale.

Le attuali turnazioni sono inadeguate poiché molto spesso l’infermiere nei turni pomeridiani e notturni è da solo e questo rappresenta una organizzazione pericolosa, caratterizzata da stress lavoro correlato con potenziale rischio clinico. Tanto è vero che per rimuovere le condizioni di pericolosità e precarietà come sindacato abbiamo sempre richiesto l’incremento di personale in modo da configurare turni con due unità infermieristiche al M/P/N. Il fatto che gli operatori lavorino in una struttura non adeguata alla normativa sopra richiamata rende tali condizioni di lavoro inaccettabili e alcuni istituti contrattuali difficilmente applicabili nel rispetto del CCNL proprio per le risicate risorse infermieristiche.

Per quanto attiene ferie, liberi, recuperi permessi, congedi vari questi vengono concessi con l’effetto di aggravare le già precarie condizioni di lavoro. Così come rendono insostenibile una corretta applicazione della pronta disponibilità tutta nell’ambito di una equipe costituita da 7 infermieri.

Alla luce di quanto abbiamo premesso, in attesa che codesta azienda integri le unità mancanti nella turnazione h24 e metta in sicurezza la terapia sub intensiva diffidiamo codesto Servizio Infermieristico a predisporre un piano di pronte disponibilità che superi un totale di due reperibilità al mese per infermiere rispettando la salute e sicurezza per i lavoratori (Dlgs 81/2008) e il principio di volontarietà rispetto a quello dell’obbligatorietà che stante gli attuali numeri è inapplicabile. Ogni forzatura e/o abuso da parte di codesta azienda sarà avversato dagli scriventi sul piano sindacale e legale.

Andrea Calò Domenico Mangiola Delegati RSU COBAS P.I. USL Toscana Centro

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