Consiglio regionale, presidio degli studenti per i tagli al diritto allo studio

(foto da Facebook)

Consiglio regionale movimentato questo pomeriggio, a causa della manifestazione degli Studenti in lotta per il diritto allo studio di Firenze, Pisa e Siena. In una nota pubblicata ieri rendono note le loro ragioni della protesta.

"Ci ritroviamo ad affrontare NUOVAMENTE un pesante attacco al Diritto allo Studio Universitario: l'Azienda del Diritto allo Studio Universitario (ARDSU) della Toscana, infatti, si trova a fare i conti con l''Agenzia delle Entrate che avanza una pretesa di rimborso IVA di circa 45 milioni di euro per i prossimi 5 anni. In queste settimane, il Parlamento ha approvato un emendamento per condonare il debito per gli anni passati, ma l’ARDSU perderà comunque il diritto alla detrazione IVA per il futuro. Dal cambio di regime fiscale perderà, quindi, circa 3 milioni l’anno. La stessa situazione si trova nel Friuli Venezia Giulia e progressivamente si potrebbe ripresentare in tutta Italia.

Il DSU si troverà a dover ridurre le borse di studio, i posti alloggio nelle residenze studentesche ed il servizio mensa, con un ulteriore peggioramento del diritto allo studio per gli studenti e le condizioni lavorative dei dipendenti. Se i 45 milioni di tagli e la reale possibilità della definitiva morte del diritto allo studio in Toscana sembrerebbe scongiurata (ma non è detta l’ultima parola…), non c’è ancora da cantare vittoria. Infatti, non solo 3 milioni di euro annui saranno comunque sottratti al diritto allo studio, ma a questi si aggiunge la possibilità di un taglio di ben 7 MILIARDI ai fondi statali per l’università!

Noi, studenti e studentesse, POSSIAMO e VOGLIAMO ribaltare la situazione! Ci siamo infatti mobilitati fin da subito contro i futuri tagli del servizio e aumenti dei costi, organizzando assemblee, iniziative e volantinaggi in tutte le città universitarie toscane (Firenze, Siena e Pisa).
Solo nelle ultime settimane, nelle tre città, gli studenti hanno ribadito la loro contrarietà a questi provvedimenti, rivendicando un miglioramento ed un ampliamento del diritto allo studio, attraverso presidi e manifestazioni, anche in solidarietà ai lavoratori in appalto che scioperavano per il rinnovo del contratto. Siamo convinti dunque che solo la mobilitazione degli studenti e dei lavoratori possa riuscire a cambiare questa situazione e scongiurare tagli, aumenti o esuberi.

Non rifiutiamo solo qualsiasi taglio agli studenti e ai lavoratori e ogni peggioramento dei servizi, ma pretendiamo l'estensione dei beneficiari e un miglioramento del diritto allo studio in toto (mensa, alloggi, borse, trasporti...), a partire dalla formulazione del prossimo bando di accesso alla borsa di studio. Non è tollerabile continuare a subire le ingiustizie dei tagli portati avanti contro migliaia di studenti borsisti e non, già colpiti dalle riforme universitarie e dai continui attacchi al diritto allo studio, non ultime la riforma dell’ISEE del 2015 che ha tagliato fino a 3 mila borse di studio nella nostra regione, o il recente aumento della mensa. Oltre al danno la beffa: proprio con i soldi risparmiati dai tagli della riforma del nuovo ISEE, qualche milione di euro, riusciranno forse per quest’anno a coprire il debito. L’ennesimo esempio di come l’ARDSU rigetti i costi della crisi sugli studenti e sui lavoratori, non preoccupandosi delle conseguenze sulla vita e sulla continuazione degli studi di migliaia di studenti che non possono più permettersi di frequentare.

È ormai da anni infatti che assistiamo allo smantellamento del diritto allo studio, con la pretesa di trasformarlo in un lusso per pochi eletti. Attraverso il criterio del merito e della produttività, hanno introdotto meccanismi di selezione, che escludono le fasce meno abbienti ed impongono l’assimilazione di nozioni senza possibilità di critica o pensiero alternativo.

È chiaro che questa situazione rientra nelle politiche, a livello nazionale ed europeo, di guerra ai diritti ed alle condizioni di vita dei lavoratori, privatizzazioni e tagli alla spesa sociale. In Toscana, il Governo ha regalato 20 MILIARDI alla Monte Dei Paschi di Siena e, mentre si continua ad attaccare il diritto allo studio, 64 milioni di euro al giorno vengono “investiti” nelle spese militari. Inoltre, mentre l’ARDSU non ha ancora aperto la Casa dello Studente di Sesto Fiorentino, nei prossimi mesi assisteremo all’apertura di ben due “Student Hotel” a Firenze per gli studenti facoltosi delle numerose università straniere (una stanza singola al mese costa 800 euro!).

Respingiamo quindi al mittente l'ennesimo attacco e rivendichiamo che il diritto allo studio debba essere garantito a tutti e tutte, senza discriminazione su base etnica, di sesso e di merito, ed esprimiamo la massima solidarietà ai lavoratori in sciopero, sostenendo la loro battaglia per un contratto migliore e maggiori diritti sul lavoro".

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