Tomba di Matteucci, Bergamini presenta un'interrogazione parlamentare. Gandola (FI): "Roso si dimetta"

"Forza Italia continua a mantenere alta l’attenzione sulla vergognosa vicenda che ha riguardato lo spostamento dell’archivio postunitario del Comune di Campi Bisenzio, inscatolato frettolosamente e ammassato presso la cappella di Villa Montalvo per affidare i locali della torre nord di Villa Montalvo ad una associazione privata.

Cosa aspetta l’Assessore Roso a dimettersi?

Oramai sono note a tutti le gravi irregolari commesse. Ed anzi, c’è di più. Contravvenendo agli obblighi conservativi previsti dal Codice dei Beni, senza richiedere alcuna autorizzazione alla soprintendenza archivistica, l’archivio è stato trasportato presso il cantiere comunale dove vi è il deposito comunale. In merito a ciò le prove sono più che certe.

Noi di Forza Italia non molleremo la presa fin quando non saranno accertate tutte le responsabilità. Se l’assessore Roso non si dimetterà presenteremo una mozione di sfiducia direttamente al Sindaco Fossi. O chi ha sbagliato va a casa o a finire a casa sarà tutta la Giunta.

 Ogni settimana emergono nuovi ed inquietanti aspetti che non fanno altro che peggiore la già complicata vicenda.

Punto primo: le date non tornano. Dopo la nostra richiesta di accesso agli atti, abbiamo ricevuto i documenti e francamente vi sono più di una stranezza. Dagli atti emerge che il 7 Giugno la presidente del corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani ha richiesto all’amministrazione di poter aver in uso degli spazi al chiuso per poter svolgere l’attività educativa senza null’altro aggiungere in merito. Protocollata la richiesta, sono trascorse appena 48 ore e, come un fulmine, la Giunta comunale ha adottato una delibera che, accogliendo la richiesta della C.N.G.E.I, ha individuato i locali all’interno della Villa Montalvo quali locali idonei per realizzare la sede e ha dato mandato al dirigete del V settore di procedere ad accogliere la richiesta e compiere tutti gli atti necessari.

Come si spiega però che il 5 Giugno, cioè due giorni prima che sia protocollata la richiesta dalla C.N.G.E.I e quattro giorni prima dell’adozione della delibera, l’amministrazione comunale abbia provveduto ad accettare il preventivo di svuotamento della torre nord? Il preventivo, semmai, doveva essere richiesto dopo la delibera del 9 giugno e non prima.

Punto secondo: contravvenendo quanto sempre detto dall’Assessore De Feo l’archivio ha lasciato, eccome, Villa Montalvo per almeno due giorni. Il preventivo della Cooperativa San Sebastiano, incaricata dall’amministrazione di svuotare i locali parla chiaro e nella narrativa si legge testualmente: “Svuotamento, ripristino e trasporto a deposito comunale di varia documentazione presente all’interno dei locali di Villa Montalvo.” Ed ancora: “Per accettazione, il dirigente del V Settore”.

Ora basta prendere in giro i cittadini. L’amministrazione comunale lo ammetta chiaramente. L’archivio è stato inscatolato e trasportato presso il cantiere comunale di Via del Paradiso. Poi, dopo due giorni, scoppiato lo scandalo, l’amministrazione comunale ha fatto retromarcia e ha chiesto alla cooperativa di riportare tutte le scatole presso la cappella di Villa Montalvo.

Il tutto per la tanto non modica cifra di 3.477 euro.

Terzo ed ultimo punto: quando è stato eseguito il trasloco dell’archivio verso il deposito comunale? Dall’email inviata dall’amministrazione comunale alla cooperativa in data 5 Giugno si legge: “ con la presente si accetta preventivo di spesa inviatoci. Ci sentiamo telefonicamente per organizzare l’inizio del trasloco per oggi pomeriggio." Come si spiega dunque che il

trasloco sia stato effettuato il 5 Giugno se la richiesta di spazi da parte della C.N.G.E.I è stata presentata il 7 Giugno e la delibera di accoglimento il 9?

La vicenda ha oramai raggiunto i contorni del grottesco e per questo dopo l’interrogazione presentata in Regione dal capogruppo azzurro Stefano Mugnai, anche la Parlamentare azzurra, Deborah Bergamini, lucchese e responsabile nazionale comunicazione di Forza Italia, in questi giorni ha presentato una interrogazione al Ministero dei beni e delle attività culturali.

L’on. Bergamini chiede lumi in merito a quanto dichiarato dal Presidente della Fondazione Matteucci - Barsanti che ha affermato di volersi adoperare per portare a Firenze la tomba di Felice Matteucci il cui luogo di sepoltura si è trasformata in un magazzino.

L’On Bergamini chiede ancora se il ministero sia a conoscenza della vicenda e se non intenda adottare tutte le iniziative di competenza per valorizzare la cappella di Villa Montalvo che ospita la tomba di un grande personaggio per il nostro paese e personaggio di spicco nella storia di Lucca e se non intenda altresì valutare l’ipotesi di riordinare l’archivio per valorizzarne la storia piuttosto che ridurlo ad un mucchio di scatoloni ammassati.

Dopo l’ispezione della soprintendenza archivistica adesso le indagini delle autorità competenti vadano avanti. In questa settimana vi è stata una ispezione del nucleo tutela artistica dei carabinieri.

Chi ha sbagliato vada a casa, lo ripetiamo ancora una volta. L’assessore alla cultura del nostro Comune si dimetta. In questi anni ha compiuto solo disastri".

Paolo Gandola, capogruppo Forza Italia a Campi Bisenzio

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