L'integrazione attraverso il calcio: la storia del fuoriclasse rifugiato Libasse

foto di archivio

Quella di Libasse è, tra le tante, una storia che ha preso una direzione positiva anche grazie al grande impegno del giovane ospite di un Centro di Accoglienza Straordinaria della Prefettura di Massa gestito dalla Cooperativa Sociale Odissea. "Libasse fin dai primi giorni ha manifestato con determinazione la sua voglia di mettersi subito a riscattare il proprio futuro – racconta Barbara Spicuglia coordinatrice del progetto di accoglienza- impegnandosi in tutte le attività con una tenacia fuori dal comune". Ha esordito con la squadra del Montignoso dopo pochi mesi dal suo arrivo, attirando subito le attenzioni di squadre di altre categorie: il calcio ancora una volta diventa uno strumento fondamentale per abbattere barriere. "Libasse oggi è iscritto alla Prima Superiore, ha ottenuto la Protezione Umanitaria e parla benissimo italiano. Cerchiamo di gestire i progetti di accoglienza con spirito di integrazione – continua Valerio Bonetti presidente della Cooperativa Odissea- cercando di investire al meglio i fondi destinati ai richiedenti asilo politico".
La storia di Libasse ci lascia con la speranza che sia ancora possibile un futuro di convivenza tra popoli e culture e, in questo, Libasse è stato ed è sicuramente un fuoriclasse!

Fonte: Ufficio Stampa

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