Strade Sicure, Meoli: "Servono progetti concreti che prevedano un diverso modello di sicurezza"

Claudio Meoli

La notizia secondo la quale verrà rinforzato di ulteriori 10 unità il contingente dell'Esercito impiegato a Pisa nel progetto “Strade Sicure” necessita che nei confronti della cittadinanza sia fatta chiarezza sia sull’impiego di simili risorse che sul modello di sicurezza urbana che si intende applicare a Pisa.
Innanzitutto ricordiamo che, come previsto dalla norma, l’impiego del personale delle Forze Armate nei servizi di vigilanza del territorio deve essere sempre supportato dalla contestuale presenza di operatori delle Forze di Polizia ordinarie.
I militari circoscrivono quindi il loro agire alla vigilanza di particolari aree o obiettivi, cosa ben diversa rispetto al contrasto vero alla criminalità che inizia con la prevenzione e con il mantenimento del controllo del territorio che, in un tessuto come quello pisano e nonostante l'impiego di militari non evita che si contengano reati predatori che aumentano la percezione di insicurezza.
Se si vuole affrontare concretamente il problema della sicurezza e della sua percezione occorre, come affermato dal Sindaco Filippeschi, che l’incremento di questi 10 militari possa consentire di liberare altrettanti uomini delle forze di polizia a beneficio dei servizi di prevenzione esterni, che equivale a dire incremento di volanti 113 a presidio della città. Mai come adesso servono progetti concreti che prevedano un diverso modello di sicurezza finalizzato a restituire alla legalità la zona stazione, il centro storico, la zona duomo, il percorso della linea Lam Rossa, come è necessario garantire i servizi di controllo del territorio sul litorale pisano divenuto, come accaduto nei giorni scorsi, riferimento per il traffico di enormi quantità di sostanze stupefacenti.
Le forze di polizia concentrate a “spot” all’indomani di fatti di cronaca che hanno avuto risalto non significa affatto migliorare la sicurezza sul territorio. Non ci si stupisca quindi se Pisa sia destinata a vedere aumentare il dato sull’insicurezza percepita.
L’allarme sociale è già presente in alcuni quartieri a rischio nei quali occorre riconquistare il controllo del territorio partendo proprio dal capitalizzare l’incremento dei 10 militari dell’esercito che devono servire per restituire altrettanti poliziotti o carabinieri al controllo del territorio.

 

Claudio Meoli Segretario Generale Provinciale Sindacato della Polizia di Stato

<< Indietro
torna a inizio pagina