Il Paese della Bugia protagonista di un libro illustrato

Presentato l'almanacco edito per celebrare i 50 anni di un paese e di un Campionato unici al mondo


L'Accademia della Bugia de Le Piastre ha edito un libro dedicato ai primi cinquanta anni della sua ricca storia. Si intitola “Il paese della Bugia. Le Piastre e i 50 anni di un Campionato unico al mondo”, Festina Lente edizioni, 18 euro.
Il volume è stato presentato presso a Pistoia presso lo Spazio di via dell'Ospizio. E' stato Alberto Vivarelli, direttore di Report Pistoia e uno dei numerosi coautori, a farne la presentazione. Dopo aver esordito con un prudente “siamo stati tutti bugiardi”, ha ricordato come la fama de Le Piastre sia cresciuta nel tempo fino a far parlare di sé numerosi personaggi famosi, da Sepulveda a Enzo Biagi, da Carlo Monni a Enzo Tortora, da Gene Gnocchi a Sandro Veronesi.
Nelle 180 pagine del libro, illustrate da molte vignette vincitrici delle varie edizioni del Camponato o segnalate, arricchite dalle bugie raccontate sul palco da grandi e da bambini, punteggiate dalle storie reinventate dai tanti personaggi straordinari di un paese davvero unico, si dipana la storia di una comunità, la saga di un paese che meritano di essere conosciute.
“Qui dentro – spiega il curatore del volume e magnifico rettore dell'Accademia, Emanuele Begliomini – c'è tutto il nostro spirito di piastresi autentici. Ci sono la fantasia, l'amore per la montagna pistoiese, l'arguzia, la burla, l'intelligenza, il guizzo artistico, il non accontentarsi della realtà così com'è, il non prendersi sul serio e il non voler prendere sul serio le cose come sono. E' una filosofia di vita, semplice e originale. Bisogna leggere questo almanacco della Bugia piastrese per scoprirne i contenuti e i segreti”.
Servono venti capitoli e nove interviste per scoprire il paese più bello del mondo, composto da un popolo di raccontatori che parte dalla sagra della polenda dolce per diventare famoso nel mondo, gemellarsi con Francia e Belgio e riuscire a far arrivare quest'anno oltre 240 vignette di 104 autori di 32 Paesi di tutti e cinque i continenti.
“Auguro quindi lunga vita alla Bugia”, conclude Vivarelli, “andata ben oltre gli angusti confini di una realtà di paese e capace ormai di parlare al mondo”.

Fonte: Ufficio Stampa

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