Decreto vaccini, Ipasvi: "Formare gli infermieri a informare"

Vaccini

Dieci vaccini obbligatori per i minori tra 0 e 16 anni e per i minori stranieri non accompagnati, sanzioni per chi non vaccina i propri figli, l’istituzione di un’anagrafe vaccinale, la possibilità di prenotare in farmacia. Sono solo alcuni dei punti del Decreto vaccini approvato in via definitiva dalla Camera lo scorso 27 luglio. Da tempo, il Collegio Ipasvi di Firenze, in linea con la Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi, riconosce la necessità di una politica vaccinale efficace ed efficiente, ed è quindi pronto a contribuire in modo diretto all'informazione, riconosciuta come la base di una nuova cultura della popolazione.

«L'infermiere – spiegano dal Collegio Ipasvi di Firenze - per la sua preparazione professionale e per il ruolo che riveste è la figura che anche negli ambulatori vaccinali interagisce maggiormente con le persone: dovrebbe poter quindi acquisire le competenze necessarie per comunicare con l'assistito, agevolando la scelta di una vaccinazione consapevole. In questo modo potrà informarlo sulle nuove disposizioni, sulle modalità di prevenzione primaria delle malattie, orientare i genitori, mettendo così i cittadini nella posizione di effettuare una corretta valutazione del rapporto rischio-beneficio sul tema delle vaccinazioni».

Formare per informare insomma. Un risultato più facile da ottenere se il personale viene stabilmente dedicato alle vaccinazioni, inserito in équipe che condividono le conoscenze e le scelte operate sul tema. «La sfida che si apre – prosegue il Collegio fiorentino – investe quindi l'organizzazione dei servizi. In questo senso siamo pronti a collaborare attivamente con le istituzioni a livello professionale e organizzativo, per assicurare agli assistiti la presenza degli infermieri nel far fronte ai bisogni dei pazienti, anche quando questo significa dare risposta a dubbi e incertezze».

Ecco le principali novità. Per i minori di età compresa tra 0 e 16 anni e per i minori stranieri non accompagnati sono obbligatorie e gratuite dieci vaccinazioni, vincolanti per l’iscrizione ad asili e servizi per infanzia. I vaccini obbligatori per l'iscrizione a scuola passano quindi da 4 a 10: poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Haemophilus influenzae B (somministrati in formulazione esavalente) e morbillo, rosolia, parotite, varicella (somministrati in tetravalente). Per questi ultimi l'obbligatorietà è soggetta a revisione ogni tre anni in base ai dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte. Per altri 4 è prevista un'offerta attiva e gratuita ma non obbligatoria (meningococco B, meningococco C, pneumococco e rotavirus). Per i genitori che non vaccinano i figli, vengono introdotte sanzioni che vanno da 100 euro a 500 euro modulate in base alla gravità dell'infrazione.

Disposizioni transitorie semplificano l'iscrizione all'anno scolastico 2017/2018. Entro il 31 ottobre 2017 per la scuola dell'obbligo ed entro il 10 settembre per i nidi, può essere presentata documentazione di avvenuta vaccinazione o un'autocertificazione. In quest’ultimo caso, entro il 18 marzo 2018, deve essere presentata comunque documentazione di avvenuta vaccinazione. Per l'omissione, il differimento e l'immunizzazione da malattia deve essere presentata relativa documentazione. Chi è in attesa di effettuare la vaccinazione deve presentare copia di prenotazione dell'appuntamento. Le cose saranno più semplici dall'anno scolastico 2019/2020: gli istituti dialogheranno direttamente con le Asl, per verificare lo "stato vaccinale" degli studenti. Sarà poi possibile prenotare gratuitamente le vaccinazioni anche in farmacia tramite CUP. Inoltre viene istituita l'Anagrafe vaccinale nazionale e viene rafforzata la Vaccinovigilanza.

Fonte: Ufficio Stampa

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