Quando la gita all'aria aperta diventa un incubo: tanti rifiuti abbandonati all'ex ristorante Montalbano

I rifiuti nei pressi dell'ex ristorante Montalbano

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un maestro di discipline orientali di Spicchio, Andrea Dori, che ci sottopone una brutta situazione di degrado nei pressi dell'ex ristorante Montalbano, situato nell'omonimo crinale tra Castra (Capraia e Limite) e Carmignano (Prato). Il presidente dell’associazione sportiva Centro Studi Discipline Orientali è solito portare gli allievi ad allenarsi nei pressi di Pietramarina. Ma stavolta la sorpresa non è stata solo quella di un magnifico paesaggio. Ecco cosa ci ha raccontato:

"Cinque minuti di auto salendo verso il piccolo borgo di Castra, frazione del comune di Capraia e Limite, e ci ritroviamo in un luogo bellissimo a circa 400 mt sul livello del mare da dove si può ammirare un vista magnifica. Il luogo è attrezzato per i picnic, con panchine e tavolini, il tutto su una bella radura circondata dal bosco. Accanto si trova un maneggio di cavalli.

Tutto farebbe pensare ad una situazione idilliaca, soprattutto per chi come noi ama la natura in tutte le sue manifestazioni.  Ma a pochi metri da questo luogo, sui resti di un fatiscente ex albergo/ristorante abbandonato si consuma lo scempio. Si perché proprio in questo luogo e nelle immediate vicinanze ci troviamo di fronte ad una vera e propria discarica a cielo aperto. Immondizia, rifiuti di ogni genere, eternit, scarti di lavorazioni, vetri in frantumi e molto altro ancora, il tutto nell’indifferenza totale.

Per vedere tutto questo non importa addentrarsi nella boscaglia, basta semplicemente girare lo sguardo sui lati della strada. Anche l’area picnic dove noi ci alleniamo non è esente da deturpamenti: tavolini rotti, resti di pasti consumati ed altro ancora che i nostri associati più volte hanno provveduto a rimuovere e a portare via. In effetti ci sarebbero dei contenitori di cemento adibiti a cestini dell’immondizia ma il problema è che non vengono quasi mai svuotati e perciò stracolmi si riversano a terra.

La mia domanda è: chi ha in quest’area il dovere di vigilare e di provvedere alla rimozione di queste porcherie?

Ovviamente tutti noi cittadini abbiamo il dovere di rispettare questi luoghi e di salvaguardarli e se ognuno di noi facesse la sua parte probabilmente non ci ritroveremo a questi punti. Purtroppo assistiamo sempre di più a un “distacco” delle persone dall’ambiente che ci circonda, come se i luoghi o la natura stessa non facesse parte della nostra vita. Mi auguro che questa lettera possa in qualche modo smuovere le coscienze e le istituzioni competenti affinché questo piccolo paradiso a pochi passi da noi non si perda irrimediabilmente".

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