Monte Coronato/Romitorio, in un centinaio con Legambiente per chiedere lo stop dei lavori

PROF. SETTIS

Circa un centinaio le persone che hanno risposto, lunedì 14 agosto, all’appello del Legambiente Regionale e Circolo Costa Etrusca  per andare a vedere gli effetti dei lavori in corso sul Monte Coronato/Romitorio, nel territorio del Comune di Castagneto Carducci: laddove, fino a pochi mesi fa, c’era un sentiero storico noto in tutta Italia, che conduceva ai ruderi di un eremo del 1300 , oggi per più di un chilometro è stata costruita una strada (lunghezza totale prevista circa 2,3 km tutto intorno a Monte Coronato), con selciato realizzato dalla frantumazione delle rocce distrutte.

Una strada larga fino a 5 metri, che in vari punti ha spianato i dislivelli esistenti, eliminando molti muretti a secco, vecchi di secoli, realizzati da antichi carbonai, cacciatori, camminatori.

Molte le associazioni che hanno aderito all’iniziativa: Trekking Riotorto, Associazione Parchi Gestorici di Castagneto, Archeotrekking di San Carlo, WWF, Libera Presidio di Castagneto c./San Vincenzo, Escursioni OdiApiedi, Laboratorio di Ecologia Sociale Bassa Val di Cecina, e che hanno espresso le loro preoccupazioni e la loro indignazione, che si sono raccolte attorno alla richiesta di Legambiente rivolta alla Unione di Comuni Montana delle Colline Metallifere, con sede a Massa Marittima (che rilascia le autorizzazioni per gli interventi forestali)e al Sindaco di Castagneto Carducci,  per l’immediata sospensione dei lavori. Infatti ciò che è stato realizzato sino ad ora è solo una parte della strada prevista. Per questo Legambiente ha formalmente richiesto al Comandante provinciale dei Carabinieri Forestali di Livorno e al Comandante della Polizia Municipale di Castagneto Carducci di effettuare un controllo sul territorio interessato dai lavori e una verifica sulla veridicità di quanto dichiarato nella Relazione tecnica allegata alla dichiarazione dell’azienda agricola La Valle di Donoratico.

All’iniziativa ha partecipato anche il professor Salvatore Settis, il quale, durante il suo applaudito saluto, ha ricordato a tutti il valore dell’art. 9 della Costituzione italiana che sancisce che la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico, facendo prevalere l’interesse e il bene comune sugli interessi privati. Il prof. Settis ha poi sottolineato l’importanza dell’impegno e della partecipazione diretta dei cittadini nella difesa del patrimonio naturalistico e artistico e nella costruzione di progetti sostenibili che garantiscano l’applicazione dell’art. 9.

Molti i commenti sorpresi, quanto amari, espressi dai partecipanti, molti dei quali ricordavano quel percorso come un camminamento largo poche decine di centimetri e avvolto dalla macchia e dalla boscaglia, mentre oggi sembra “un’autostrada” dove far sfrecciare suv e fuoristrada.

In tanti si sono chiesti a cosa servirà veramente un’opera del genere, oltre che a raggiungere i capanni per la caccia al colombo, già presenti ai lati della strada.

Gli organizzatori hanno poi letto ai presenti quella parte di Relazione asseverata nella quale il tecnico dell'azienda agricola afferma che si tratta di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria su una strada poderale di 2,20 metri già esistente. Cosa non vera e riscontrabile anche nelle carte ufficiali della Regione Toscana, e un'autorizzazione rilasciata senza controllo sul campo di quanto dichiarato.

Il Sindaco di Castagneto Carducci, Sandra Scarpellini, invitata all’evento, non potendo partecipare, ha inviato una e mail agli organizzatori nella quale, tra l’altro, chiede al funzionario dell’Unione dei Comuni di Massa Marittima responsabile delle autorizzazioni forestali, di favorire un sopralluogo sul lavoro contestato, con la sua partecipazione, quella dei Sindaci della zona e dei responsabili di Legambiente e Parchi Geostorici.

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