Attentato a Barcellona, la compagna di un empolese: "Quattro ore chiusi in negozio"

attentato a Barcellona
(foto da Twitter)

Mentre il bilancio dell'attentato a Barcellona si attesta sui 13 morti e circa 80 feriti, alcuni di questi in gravissime condizioni, la situazione sulle Ramblas sta tornando molto lentamente verso la normalità. Così anche Marta Reveriego Gonzalez, commessa di un negozio di vestiti nella Passeig de Gracia, è potuta tornare alla sua abitazione dopo essere stati asserragliati per quattro ore nel locale.

Marta è fidanzata con Martino Ferrara, empolese che avevamo intervistato per la rubrica 'Toscani in Giro' durante il suo soggiorno londinese. Martino è riuscito a riabbracciare la sua ragazza al termine di una giornata in preda alla paura e all'angoscia per l'inaspettato tragico evento.

Il giovane toscano ci ha fatto da interprete e ha raccontato la versione di Marta sull'attentato a Barcellona.

"Lavoro a meno di un km dal luogo dell'attentato. Sono uscita e dopo alcuni metri ho visto gente che correva, piangendo e gridando, mentre fuggiva in direzione opposta all'attacco. I Mossos d'Esquadra (la polizia catalana) sono arrivati, facendo rientrare tutti nel negozio e blindando tutta plaza Cataluña". E lì sono rimasti per 4 ore. Non ha accolto fuggitivi dall'attacco ma "amici e parenti dei ragazzi che lavorano da quelle parti e si trovavano nel passeig".

Comunque non sono rimasti all'oscuro delle informazioni essenziali: "I Mossos ci aggiornavano sulla situazione, erano davanti a tutti i negozi e ai bar". Infine il ritorno a casa: "Viviamo a 10 minuti dal luogo dell'incidente e per tornare a casa ho dovuto fare un lungo giro perché avevano chiuso una bella parte del centro".

Marta non è originaria della Catalogna, ma di Cáceres, in Estremadura, nella parte nord-occidentale della Spagna. Ovviamente ha vissuto questa situazione con paura. La scena più significativa? "Quando sono tornata a casa non si sentiva una voce per strada. Solo l'elicottero della polizia sopra la mia testa".

Al momento non si hanno notizie di connazionali deceduti o rimasti feriti nell'attentato a Barcellona, ma nelle ultime ore la Farnesina ha dichiarato che potrebbe esserci il "rischio di eventuali coinvolgimenti di connazionali", aprendo alla possibilità di vittime italiane. La Farnesina al momento mantiene il massimo del riserbo è si è limitata a spiegare che "le verifiche sono ancora in corso", una formula che non esclude e non conferma niente.

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