Inceneritore di Montale, dopo il blackout Arpat spinge per accertamenti su diossine

L'inceneritore di Montale (foto gonews.it)

Nel pomeriggio di domenica 20 agosto 2017 sono state fermate la Linea 1 e la Linea 3 dell'inceneritore di Montale. Il processo di spegnimento è cominciato alle ore 16:15 a causa di un black-out elettrico nell’impianto stesso, determinato da un corto circuito del sistema UPS (gruppo di continuità).

Nella zona era in corso un incendio divampato sull’argine del torrente Agna in Via G.Rossa di fronte all’impianto, a pochi metri dall’ingresso principale. L’incendio ha provocato la produzione di fumi che, espandendosi, hanno raggiunto l’impianto determinando il suddetto guasto.

Il Dipartimento ARPAT di Pistoia, dopo un accertamento effettuato presso l'inceneritore, ha comunicato al gestore ed agli enti interessati, di ritenere assolutamente opportuno che, prima di riattivare le linee di combustione, si provveda da parte di Ladurner S.r.l. a valutare tecnicamente se quantità significative di diossine - che si possono essere prodotte durante l’evento in questione, siano potute rimanere adese alle pareti delle camere di combustione e/o alle camicie interne dei camini e/o ai filtri - con la possibilità di essere trascinate nei fumi che si produrranno con la riattivazione.

Sulla base di tali valutazioni documentate si dovrà decidere se effettuare idonee operazioni di manutenzione straordinaria, finalizzate alla rimozione del materiale eventualmente rimasto adeso alle suddette parti dell'impianto. In alternativa, il gestore potrà procedere direttamente alle operazioni di manutenzione straordinaria.

Fonte: Arpat

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