Raccolta firme per salvare il Centro di Ricerca di Fucecchio

Il comune di Fucecchio (foto gonews.it)

Dopo oltre 25 anni il Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio Onlus rischia di chiudere: è partita una raccolta di firme per chiedere ai Comuni di Larciano e Lamporecchio, usciti dal Centro nel 2014, di rientrare assicurandogli il massimo sostegno in questo momento difficile.

Con il licenziamento dei due soli dipendenti del Centro, si cancellerebbero di fatto tutte le attività realizzate non solo dal personale, ma anche da decine di collaboratori e volontari, senza una concreta alternativa per la gestione del Centro Visite e della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio. Questa situazione è dovuta alla carenza di fondi, ma la vera causa è la mancanza del sostegno da parte di alcune amministrazioni come i Comuni di Larciano e Lamporecchio, che pur non essendo più soci continuano a beneficiare di tutte le attività gestionali e di promozione del territorio.

Il Centro ha infatti assicurato, fin dall’inaugurazione avvenuta nel 2013, l’allestimento e la gestione del nuovo Centro Visite di Castelmartini, che ospita anche mostre temporanee: sempre aperto (compresi sabato, domenica e festivi), conta 5000 presenze all’anno, molte di più di altri musei del territorio. Frequentato da numerosi visitatori italiani e stranieri, l’infopoint del Centro Visite fornisce informazioni sul Padule di Fucecchio, sul Montalbano e sul territorio circostante, offrendo un servizio di promozione turistica per tutti i Comuni di un’area molto vasta fra la Valdinievole e il Valdarno. Nel 2016 e 2017 il Centro ha aderito all’Open Week della Valdinievole garantendo a tutti gli interessati la possibilità di visitare gratuitamente la Riserva Naturale del Padule di Fucecchio ed altre aree vicine (più di 2300 partecipanti) e riuscendo anche ad avere un bell’articolo sulla prestigiosa rivista Bellitalia.

Inoltre il Centro in vent’anni ha coinvolto almeno 75.000 studenti in attività didattiche sull’ambiente, ma anche sulla storia (conservando la memoria dei tragici eventi dell’Eccidio) e sulle attività tradizionali come la lavorazione delle erbe palustri (organizzando corsi e manifestazioni popolari come la Festa del Padule). Per effetto di questi progetti e più in generale per la gestione dinamica della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio, si sono avuti ritorni economici nel nostro territorio: dallo sviluppo di attività agrituristiche e turistiche collegate all’area protetta, alla nascita di nuove professionalità come quella delle Guide Ambientali. Il Padule è un bene inestimabile della comunità, e questo vincola a misure di tutela e valorizzazione basate su criteri scientifici e professionalità adeguate: chiediamo quindi che i due Comuni rientrino nel Centro, partecipando ad un’esperienza positiva che rappresenta una vera e propria eccellenza del territorio. Tutti gli interessati possono firmare l’appello direttamente ai banchetti organizzati presso i mercati settimanali di Larciano e Lamporecchio (prossime date 25 e 26 agosto, 1 e 2 settembre) o richiedere il modulo per la raccolta delle firme all’indirizzo salviamoilcentrordp@gmail.com Visto l’oggetto dell’appello, sono particolarmente importanti le firme dei cittadini di Larciano e Lamporecchio, ma chiunque può aderire dato che le decisioni di questi due Comuni influiranno sulle sorti del Padule, un bene pubblico il cui valore va ben oltre i confini amministrativi locali.

Fonte: Ufficio Stampa

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