Palio del Diotto, com'era il Mugello 700 anni fa

“Il 7 settembre 1306 iniziavano i lavori per la prima città lbera fiorentina, utilizzando uno per uno le pietre ed i mattoni dell’antica fortezza degli Ubaldini a Montaccianico. Servivano per realizzare, giù nella valle, a cinque chilometri di distanza, Scarperia, con il suo Palazzo dei Vicari, mirabile sintesi tra il Bargello e Palazzo Vecchio a Firenze. Ogni 8 settembre, ‘dì otto’ appunto, si rievoca quella data, con giochi messi a punto dal fantastico genio di Luciano Artusi, che rendono la rievocazione storica una delle pià importanti a livello nazionale”. Lo ha ricordato il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, aprendo la conferenza stampa di presentazione nella sala Barile di palazzo Panciatichi. “Tra la gente, i ragazzi, nell’entusiasmo dei figuranti, con un tuffo nella storia, ritroviamo il Mugello di settecento anni– ha aggiunto Giani – con le sue passioni, il suo modo di essere, che esaltano la terra da cui Firenze ebbe i Medici”.

Un’atmosfera particolarissima, su cui si è soffermato il sindaco Federico Ignesti, ricordando che il passaggio di potere tra i due vicari sia rievocato dall’incontro tra il corteo storico di Firenze, insieme ai bandierai degli Uffizi, con il corteo storico ed i bandierai di Scarperia. Dai dodici rioni storici della città, nei giorni scorsi sono stati selezionati i tre finalisti, che tenteranno di strappare il palio al vincitore dello scorso anno. Si misureranno nei giochi tradizionali del lancio dei coltelli, corsa sui mattoni, tiro alla fune corsa delle bigonce e palio della cuccagna. All’evento è anche associata una lotteria.

Il Palio del Diotto è affiancato da un paio di anni da una versione per ragazzi, il ‘Diottino’, su cui si è soffermata la consigliera regionale Fiammetta Capirossi. “Quest’anno abbiamo otto squadre di under sedici, che mostra come tutto un paese ruoti intorno all’evento – ha rilevato – Il Palio del Diotto è uno dei pochi in Italia ad avere superato i sessant’anni di continuità, grazie all’impegno di tutta la comunità che, ad esempio, ha permesso che i costumi di quasi tutti i 140 figuranti siano di nostra proprietà”.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana

Tutte le notizie di Scarperia

<< Indietro
torna a inizio pagina