Tensioni nel carcere di Prato, il Sappe risponde

Il carcere di Prato

"In merito al comunicato stampa della Direzione della Casa Circondariale di Prato, comparso sulla testata giornalistica “GONEWS.IT” del 30.08.2017, inerente gli eventi accorsi nella struttura penitenziaria pratese il 21 Agosto u.s., questa O.S. ritiene necessaria replicare rispetto a quanto riportato nello scritto a firma del Dott. Vincenzo Tedeschi. Il S.A.P.Pe, in virtù della correttezza, della professionalità e dell’abnegazione, che da sempre lo contraddistingue nel tutelare gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, ritiene doveroso intervenire nuovamente su quanto accaduto, al fine di fugare dubbi su quanto paventato dalla Direzione, che ha “descritto un quadro dei fatti non corrispondente a quanto realmente accaduto”

All’uopo, si allega alla presente il comunicato emesso da questa O.S., in occasione degli eventi del 21 Agosto u.s. presso la struttura penitenziaria pratese e dalla quale si evince, che quanto enunciato risulta essenzialmente in linea con il comunicato emenato dalla Direzione della Casa Circondariale Di Prato. Nello stesso viene difatti riportato che le criticità sono state create da alcuni detenuti di nazionalità magrebina, in tre distinte sezioni del Reparto di Media Sicurezza, con particolare situazione emergenziale presso la 3° sezione, ove il personale di Polizia operante aveva riferito, che alcuni detenuti avevano provveduto a sbarrare l’ingresso della sezione avvalendosi di brande asportate dalle camere detentive. Solo successivamente, dopo l’uscita del proprio comunicato, questa O.S. appurava, che il barricamento era stato realizzato avvalendosi delle panchine in uso all’interno della saletta ricreativa posta nella vicinanza dell’ingresso sezione. Il disquisire sul mero uso dell’oggetto impiegato per inibire l’ingresso in sezione al personale di Polizia Penitenziaria, non cambia il quadro generale della criticità, che si era venuta a creare, ne tantomeno le finalità e le motivazioni alla base dei disordini.

Nessuno ha mai sbandierato il verificarsi di numero 20 (venti) gesti autolesivi, ma solo di due distinti eventi, uno verificatosi poco prima del barricamento, in cui il recluso protagonista è stato inviato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Prato a causa dell’ingestione di corpi estranei e un atto autolesivo durante l’evento in cui un magrebino si è volontariamente e ripetutamente autolesionato, mediante l’uso di una lametta, per dare ulteriore impulso alla protesta. Qualora i disordini fossero stati d fioca entità e di facile risoluzione, non sarebbe stato logico trattenere il personale di Polizia Penitenziaria in servizio nel turno di 08:00/16:10, fino alle ore 20:00, ne tantomeno all’indomani procedere al trasferimento d’urgenza per motivi di ordini e sicurezza dei magrebini protagonisti dell’accaduto, cosa che in altre occasioni non è accaduto con così tanta celerità.

Sperando di aver chiarito la nostra posizione, ci auguriamo, per il futuro, che il tempo occorso per predisporre un comunicato stampa venga dalla Direzione dedicato alle OO.SS. e soprattutto al benessere del Personale di polizia".

Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria

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